Giovedì 14 febbraio

Enoteca italiana Siena
Un San Valentino tra arte, ricette antiche e poesie d’amore
Un San Valentino speciale tra arte, ricette antiche e poesie d’amore. Il giorno più romantico dell’anno, il 14 febbraio, si prepara così tra le mura calde ed accoglienti dell’Enoteca Italiana (Siena) per far breccia nei cuori degli innamorati. La mostra diffusa Vino tra mito e storia si arricchisce con l’appuntamento Il vino l’amore e la seduzione: una serata indimenticabile, tra frammenti di cultura materiale, testimonianze letterarie e raffinati abbinamenti enogastronomici. A partire dalle 20 le coppie potranno ripercorrere, attraverso le testimonianze archeologiche, l’evolversi della millenaria cultura del vino tra anfore vinarie etrusche, brocche e buccheri in esposizione tra le 1600 etichette di tutta italiana. Ad accompagnarli nella visita la lettura di brani e poesie legate al vino come bevanda d’amore. La voce narrante sarà quella di Giuseppina Carlotta Cianferoni, curatrice della mostra e direttore del Museo Archeologico Nazionale di Siena. Gli innamorati, dopo aver concluso la visita, potranno cenare a lume di candela nelle calde atmosfere della sede di Enoteca Italiana. Lo chef Alberto Degortes, del ristorante Millevini, ha rivisitato per l’occasione alcune golose ricette antiche.

Teatro delle Arti – via G. Matteotti 5/8 – Lastra a Signa (Firenze)
Compagnia Teatro Popolare d’Arte
SANTA GIOVANNA DEI MACELLI
di Bertolt Brecht
ideato e diretto da Gianfranco Pedullà
con Rosanna Gentili e Marco Natalucci
e con Stefano Algerini, Massimo Altomare, Antonella Andrei, Riccardo Bono, Giovanna Braschi, Marco Cappuccini, Marco Cei, Giulia Comper, Giovanna Grassi, Giuditta Natali Elmi, Domenico Nuovo, Barbara Pichi, Raissa Ranuzzi, Viola Villani. Musiche originali eseguite dal vivo a cura di Massimo Altomare

Giovedì 14 e venerdì 15 febbraio la Compagnia Teatro Popolare d’Arte presenta al Teatro delle Arti di Lastra a Signa la nuova produzione, Santa Giovanna dei Macelli, tratta da un testo di Bertolt Brecht del 1929 ma di grande attualità, perché ambientato in un’epoca di transizione, di crisi economica, morale e sociale. Nato da un laboratorio presso il carcere di Prato, il nuovo lavoro è ideato e diretto da Gianfranco Pedullà, e vede in scena Rosanna Gentili e Marco Natalucci oltre ad un nutrito cast di giovani attori, con musiche dal vivo di Massimo Altomare. Santa Giovanna dei Macelli si concentra sul rapporto fra bisogni spirituali e bisogni materiali, spesso fra loro drammaticamente in contrasto. Accanto ai due protagonisti un coro rappresenta – di volta in volta – gli operai, gli industriali, gli allevatori.

Siamo a Chicago, capitale dell'industria della carne in scatola, durante la terribile crisi economica del 1929. Il magnate Pierpont Mauler cerca di salvarsi stritolando nelle sue speculazioni gli altri azionisti, le ditte concorrenti, i fabbricanti di carne, gli allevatori di bestiame, i piccoli risparmiatori. Mauler ama atteggiarsi da filantropo, ad anima tormentata da drammi di coscienza, invece è mosso solo da ragioni di guadagno. Di contro a Mauler c'è la classe operaia sulla quale ricade il peso maggiore della crisi: fabbriche che si chiudono, salari decurtati, sanguinose repressioni poliziesche degli scioperi. Terzo elemento della scena un'organizzazione religiosa, l'esercito della salvezza che va predicando l'umiltà e la preghiera per i quartieri poveri. Giovanna Dark, la più zelante tra questi missionari, tenta di convertire Mauler alla carità cristiana, quest'ultimo si serve di lei per i suoi giochi demagogici, e per ottenere dei finanziamenti. Nell'intrico della vicenda Giovanna, involontariamente, cade in un trabocchetto dei padroni e causa indirettamente la sconfitta degli operai. Morirà nel rimorso. La messa in scena utilizza le tecniche del “coro parlato”, ma anche delle azioni corali capaci di restituire il dramma attraverso musiche originali,  macchine sceniche di segno costruttivista, luci con forte intento narrativo. Lo spettacolo tende a restituire al testo brechtiano una sua urgenza narrativa togliendogli l’intento didascalico. La produzione, come detto, nasce da un primo laboratorio produttivo realizzato nel 2011-12 presso il carcere di Prato e intende avere un carattere speciale nella capacità  di riformare continuamente il coro intorno agli attori protagonisti e alle musiche di Massimo Altomare.

Per San Valentino “Leggere con il cuore”
al Museo della Terracotta di Petroio Siena

L’iniziativa, in programma dalle ore 9 alle ore 18 di entrambi i giorni, permetterà di condividere letture, idee e pensieri in compagnia e di scambiare i propri libri o acquistarne di nuovi. Si potrà partecipare al bookcrossing nei luoghi più suggestivi di Petroio o condividere le proprie esperienze di lettura sulla pagina facebook del Museo Leggere con il cuore” al museo della Terracotta di Petroio (Siena). Un San Valentino alternativo quello proposto dai Museum's Angels della Fondazione Musei Senesi per il 14 e 15 febbraio: dalle ore 9 alle ore 18 ingresso al museo per due persone al costo di un solo biglietto e possibilità di portare un libro d’amore, un’idea, un pensiero da condividere con gli altri visitatori, in compagna di cioccolata calda o caffè. Si potrà inoltre scambiare i propri libri o acquistarne di nuovi grazie alla partecipazione della Libreria Centofiori di Montepulciano, che per l’occasione porterà al Museo una selezione di volumi incentrati sull’amore. Per informazioni, Museo della Terracotta di Petroio, via Valgelata n. 10, località Petroio, Trequanda, tel. 0577 662114 ogni lunedì, mercoledì, venerdì dalle 8.30 alle 14.30, il martedì e giovedì dalle 8.30 alle 14 e dalle 15.00 alle 18, e-mail scr.trequanda@museisenesi.org, pagina facebook www.facebook.com/museo.dellaterracottaInfine, sarà possibile condividere le proprie esperienze di lettura sulla pagina facebook del Museo, www.facebook.com/museo.dellaterracotta.Tutte le informazioni sulle attività della Fondazione Musei Senesi sono consultabili sul sito internet www.museisenesi.org. Facebook: Fondazione Musei Senesi, Twitter: museisene 

Teatro Polietama Pratese
Anche in questo cartellone 2013 non poteva mancare un appuntamento speciale per San Valentino, giovedì 14 febbraio, con una serata dedicata alla poesia d’amore “Amore amore / lieto disonore”, a cura di Alba Donati. L’amore, come nel bellissimo verso di Sandro Penna, è qualcosa che accade per emozionarci ma anche per disonorare la nostra centralità, il nostro superbo stare al mondo. E’ un dono ma anche una malattia, è verità ma anche teatro, sempre aperto teatro, direbbe un’altra poetessa, Patrizia Cavalli, che a Penna somiglia molto. La serata al Ridotto del Politeama vede sul palco 10 poeti di varie generazioni, tutti di area toscana. Accompagnati dalle variazioni musicali del sax di Mirko Guerrini, leggeranno poesie proprie e una selezione di poesie d’amore preferite, di grandi poeti del passato o del passato più recente. Un omaggio all’amore e alle sue infinite declinazioni.

Caffè letterario Le Murate

h 18.00     Anteprima con Autori

LA NOIA INCARNITA
Il teatro involontario di Flavia Mastrella e Antonio Rezza – Barbès Editore

A cura di Rossella Bonito Oliva

"Qualcuno poteva forse pensare che, col trascorrere degli anni, il fenomeno Antonio Rezza – Flavia Mastrella fosse destinato a trovare un po' di pace, se non il senso della ragione; e invece questa ragione ha sviluppato i suoi artigli fino a raggiungere la follia pura, ma elaborando il pensiero con un’acutezza così forsennatamente logica da fare a pezzi la sedicente realtà, assunta e cavalcata con criteri rigorosamente matematici" – Franco Quadri

h 21.30     Concerto

CINDERELLA BREAKDOWN

Alexy Vain | chitarra ritmica, cori
David Quine | chitarra solista
Larry Paoli | batteria, percussioni, cori
Midori Dropout | tastiere
Nick Ruse | basso
Simone Bencini | voce

Sicuramente i Cinderella Breakdown sono un gruppo Rock, il loro sound è originale, energico, sporco e impregnato di Punk. Propongono un repertorio dai grandi classici del Rock a brani originali, dove le tematiche affrontate sono impegnative e profonde: sesso, droga, donne, alcool, musica, in pratica tutto ciò che di bello c’è nella vita! Due album prodotti, EP, Mr. Tombstone & El Paso Chicks, e #2 Record con brani originali. Hanno da poco registrato il singolo "Stop" per la compilation prodotta da Labella Recordings. Una band esplosiva, da non perdere!

O.N.E. Music Club

Questa sera all’O.N.E. MUSIC CLUB (Officina Nuovo Eskimo; via dei Canacci 12/r, aperto dalle 19, fino a mezzanotte happy hour; inizio spettacoli ore 22; ingresso soci ACSI; info Gianluca Rosucci 328.89.45.250, g.rosucci@gmail.com) FABIO DE MATTEIS presenta il suo lavoro Io non mi fido di questo mare. Un viaggio cominciato vent'anni fa al conservatorio Ugo Giordano di Rodi Garganico, tra i profumi d'ulivo ed il rumore del mare. Un cammino lungo e faticoso ma non per chi da dieci anni gira l'Italia, con la chitarra sulle spalle e lo sguardo dritto di chi sa dove vuol arrivare. Fabio De Matteis, trent'anni, cantautore, laureato in psicologia ed un disco in uscita, Io non mi fido di questo mare, che lo sta lanciando come rivelazione del panorama nazionale indipendente. Dieci tracce dall'atmosfera acustica in cui si mescolano storie, impressioni ed emozioni. Un progetto ben strutturato in cui le parole fanno l'amore con la musica, fondendosi in unico corpo capace di abbattere le barriere del tempo e dello spazio, accompagnandoti in un viaggio interiore alla ricerca degli altri, scoprendo se stessi. Nella vita, come in ogni viaggio, ci sono tappe imprescindibili (citazione dell'artista), e per Fabio quella fondamentale arriva nel 2006 durante un'esperienza in Benin, anno in cui pubblica anche il libro Orme, incontri e dialoghi in terra d'Africa". Un viaggio, quello nel continente nero, che entrerà per sempre nella vita artistica e personale del cantautore pugliese. Io non mi fido di questo mare, registrato allo Jacuzzi studio di Milano da Max Lotti, vede la produzione artistica di Dino Morabito e dello stesso Fabio De Matteis ed è scaricabile dal  sito http://www.musicraiser.com/projects/67.

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