Firenze – L’ispirazione affonda le sue radici in questo amore inglese di fare musica di qualità nei piccoli borghi toscani come una sorta di summer course per i giovani talenti english and abroad. Così Adam Pollock creò Musica nel Chiostro a Batignano, pochi chilometri da Grosseto, che per anni fu un appuntamento di grande qualità che richiamava gli amanti della musica più rara del settecento. Così i coniugi Peter Hunt e Gillian Armitage crearono nel 1967 il Festival Opera Barga.
Con The New Generation Festival che si svolgerà dal 29 agosto al 1 settembre nel giardino di Palazzo Corsini al Prato, quell’intuizione si amplia e acquista il carattere di un grande insolito spettacolo. A ideare e organizzare il festival sono tre giovani artisti inglesi: Maximilian Fane direttore d’orchestra, 26 anni; Roger Granville, produttore regista, scrittore, 29 anni; Frankie Parham, produttore di cinema, teatro, commedia, 29 anni.
Per quattro sere (una in più della prima edizione del 2017, l’anno prossimi diventeranno sette) i tre hanno messo in piedi un programma di musica e teatro che va dal Don Giovanni di Mozart, al concerto per violino e orchestra e la sinfonia n.5 di Tchaikovsky, a musica jazz, rock , elettronica fino a una serata dedicata all’Enrico V di William Shakespeare accompagnato dalle musiche che William Walton aveva composto nel 1942 come colonna sonora per il film di Lawrence Olivier.
Si tratta di un programma misto di musica classica e contemporanea e di un’idea geniale, accompagnare il testo di Shakespeare con le musiche di Walton, finora mai sperimentata, che permettono di comprendere l’obiettivo del trio: abbattere le barriere tra generazioni e generi musicali.
Per realizzarla hanno chiamato i giovani e giovanissimi talenti dai conservatori di tutto il mondo mettendo insieme un organico orchestrale fino a 70 elementi per Walton, una compagnia di attori inglesi per Shakespeare e alcuni altrettanto giovani musicisti della scena musicale contemporanea.
Con l’aiuto di Giorgiana Corsini che per il secondo anno mette a disposizione lo stupendo giardino rinascimentale del Palazzo con la nuova grande limonaia che sarà utilissima in caso di brutto tempo, i tre – spiega Parnham – allestiranno in un paio di settimane un teatro all’aperto con un palcoscenico di 20 metri e gradinate in altezza che consentiranno un’ampia visuale a circa 400 spettatori.
Oltre alla generosità della padrona di casa, gli ideatori del festival hanno coinvolto molti sponsor specializzati, come la Casa Tirelli che ha fornito i costumi realizzati per il serial The Medicis, strutturando le tre serate come un percorso che attraversa appunto le barriere generazionali e che fa tesoro del modo inglese dello spettacolo all’aperto del genere “countryhouse music”.
Ciascuna serata infatti prevede una sorta di doppio programma: Don Giovanni con Altra Musica curata dal Dj Harold Van Lennep e il concerto dedicato a Filippo Corsini con un secondo appuntamento con musica sacra nella chiesa di Ognissanti. Il tutto con un lungo intervallo di 75 minuti che possono essere utilizzati cenando con i servizi in giardino.
Nella prima edizione era stato predisposto un pic-nic, ma quest’anno “visto che gli italiani preferiscono mangiare con le gambe sotto il tavolo”, come dice Giorgiana Corsini, è stata ampliata l’offerta culinaria.
Il target sono i giovani e l’andamento della prevendita dei biglietti (35 euro per gli under 35, 95 per gli adulti, 250 per i primi posti) sta andando nella direzione desiderata: il 45% dei biglietti è stata acquistato dai più giovani. “Voglio mettere in chiaro – dice Fane – che non si tratta di un evento destinato ai turisti. Noi ci rivolgiamo soprattutto agli italiani e a tutti coloro che amano la musica”.
A conferma di una attenta ricerca del rapporto fra giovani e con i giovani e sempre sulla linea delle precedenti iniziative britanniche in Toscana, il Festival organizza un corso intensivo di 10 giorni per aspiranti cantanti, con la presenza di insegnanti professionisti provenienti dai migliori conservatori UK e dalle scuole di formazione londinesi come Il National Opera Studio e il ROH Jette Parker Young Artists Programme.
Foto: Maximilian Fane dirige nell’edizione del 2017