Firenze – Firenze –“In Toscana il livello di vaccinazione antirazzista ha raggiunto valori elevati”, parola del presidente della Giunta regionale Enrico Rossi che, nella seduta solenne dedicata al Giorno della Memoria, ha ricordato l’impegno costante della Regione. A partire dal treno della Memoria, fino all’iniziativa del Mandela Forum che ha visto partecipare oltre 9mila ragazzi, passando dall’impegno delle istituzioni e delle scuole, “per capire insieme come sia stato possibile arrivare alla Shoah e per impedire ogni ritorno al passato”.
“La Toscana non intende allentare la guardia – ha assicurato Rossi – perché non si può essere mai sicuri”. Da qui il ricordo dei tragici fatti di Parigi: “Ogni volta che in Europa riprendono forza i venti funesti del razzismo, si riaccende l’intolleranza verso gli ebrei, che vengono colpiti nei loro simboli”. “È urgente riaccendere il Giorno della Memoria come termometro – ha sottolineato il presidente – per combattere l’integralismo religioso e l’antisemitismo, capaci di distruggere i capisaldi del modello democratico e di vanificare la più grande rivoluzione dei tempi recenti: la liberazione e l’emancipazione femminile”.
“Di razza ce n’è una sola, quella umana – ha detto Rossi con forza – dalla Toscana può ripartire un nuovo umanesimo mondiale, continuando nell’impegno di ogni giorno nel capire gli stereotipi razzisti, e partendo sempre dal combattere l’indifferenza, innesto dell’olocausto che ha bruciato l’Europa”.
“A noi tutti riflettere e riconfermare il lavoro che abbiamo sempre fatto e continueremo a portare avanti con slancio – ha concluso – per mantenere e rendere attuali i valori della democrazia, della pace e della liberta, supportando sempre, tali valori, con la capacità di inclusione sociale”.