Giorno della memoria: l’atroce inganno ai bambini di Pistoia

Pistoia – Il Giorno della memoria è ricordo e dolore. Per mai dimenticare, diventato ormai un hashtag annuale del ricordo e della memoria. Il Giorno della Memoria, riguarda lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati.

Il Comune di Pistoia e il Cudir hanno messo in programma diverse iniziative in collaborazione con gli istituti scolastici e alcune associazioni cittadine, tra cui l’associazione Scarpette rosse n. 24, e la Presidente Lucia Focarelli.

Sabato scorso si è tenuta la commemorazione al Cippo situato in viale Arcadia (all’incrocio con piazza della Resistenza) che ricorda i bambini ebrei vittime di esperimenti medici nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, tra cui Sergio 7 anni, di Napoli. La cerimonia ha avuto inizio con una musica dedicata, suonata da e con i versi di una poesia toccante, letta da Focarelli, un’opera di Joyce Lussu: “C’è un paio di scarpette rosse a Buchenwald, quasi nuove, perché i piedini dei bambini morti non consumano le suole…”

Presenti alla cerimonia commemorativa, davanti al monumento dedicato ai bambini vittime della follia nazista, erano il prefetto dott.ssa Emilia Zarrilli, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, il direttore dell’Istituto storico della Resistenza dott. Barontini, rappresentanti dell’Istituto Nastro Azzurro, l’associazione Ipazia-Coltivar-Culture, due classi della Scuola media Marconi e semplici cittadini. Il monumento, curato dall’Associazione Scarpette Rosse n. 24, situato vicino alla rotonda del Viale Arcadia, ha avuto momenti toccanti, sia durante le parole del Sindaco, e del Prefetto che hanno ricordato l’importanza della cultura e della formazione, contrasto alla indifferenza,e per la lettura di poesie da parte di Lucia Focarelli e Ilaria Barghini.

“Ricordare questi bambini innocenti, davanti ad un piccolo, ma prezioso monumento nella rotonda di Viale Arcadia della mia città, Pistoia, seviziati e uccisi fra atroci sofferenze dalla follia nazista, è più che mai necessario ed importante. Per mai dimenticarte” dice Focarelli, e continua: “Fu tremenda la loro selezione nel campo di concentramento: “Chi di voi vuol vedere la mamma faccia un passo avanti”.

Fu così che 20 bambini con l’atroce inganno fecero un passo avanti. All’inizio furono nutriti e ingrassati, per essere poi sottoposti a ogni sorta di esperimento. Piccole cavie sottoposte alla tortura di chi sapeva bene cosa faceva e lo faceva con l’orgoglio nazista.

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