Figline/Incisa – Anche quest’anno il Comune Figline e Incisa Valdarno ha deciso di celebrare in una data unica, individuata nella giornata del 6 febbraio, sia il Giorno della Memoria che il Giorno del Ricordo. In particolare, la prima commemorazione è fissata, a livello mondiale, il 27 gennaio, per ricordare le vittime dell’Olocausto nella data in cui vennero abbattuti i cancelli di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa; la seconda, invece, commemora (il 10 febbraio di ogni anno) la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
Per il prossimo 6 febbraio alle ore 10, quindi, la Presidenza del Consiglio comunale promuove un incontro con gli studenti delle scuole medie inferiori e degli Istituti superiori della città, durante il quale interverranno la presidente Cristina Simoni, la sindaca Giulia Mugnai e il presidente dell’Anpi, Cristoforo Ciracì. Saranno presenti anche l’assessore alla Cultura, Mattia Chiosi, e le associazioni Combattentistiche di Figline e Incisa Valdarno.
A seguire, è in programma la proiezione del film “Corri ragazzo corri”, del regista Pepe Danquart. Si tratta di una pellicola incentrata sulla storia di un bambino ebreo di circa nove anni, che nel 1942 riesce a scappare dal ghetto di Varsavia con l’aiuto di suo padre. Quella che il regista ha portato sul grande schermo nel 2015 è la vera storia del piccolo Yoram Friedman, sopravvissuto all’Olocausto, raccontata nel romanzo “Ragazzo Corri” di Uri Orlev.
“Anche nel 2017 abbiamo deciso di riproporre l’esperimento dello scorso anno, concentrando in un’unica data la riflessione sulle Foibe, sull’Olocausto e in generale su tutte le persecuzioni – ha spiegato la presidente Cristina Simoni -. Per noi, si tratta di un’occasione importante per fornire agli studenti una visione più ampia della storia, passata e presente, dal momento che ancora oggi sono tante purtroppo le situazioni in cui vengono negati i diritti umani”.
“La decisione di trovare un unico momento di riflessione – continua l’assessore Chiosi – nasce dal dialogo con le scuole del territorio, dove già da tempo insegnanti e studenti portavano avanti iniziative commemorative di questo tipo. A partire dallo scorso anno, quindi, il Comune ha pensato di condividere questa modalità, per provare ad ampliare il valore educativo di occasioni commemorative di questo tipo e lanciare un messaggio di condanna contro tutte le violenze”.