Una motivazione stupefacente, inaudita, certamente originale. Cacciare fuori i cronisti dal Palazzo di Giustizia di Siena con la scusa che l’edificio è completamente fuori norma è cosa che non si era ancora mai sentita in un Paese del mondo sviluppato. Per impedire ai cronisti di svolgere la loro attività si arriva a dare un’immagine grottesca e indecorosa della giustizia in Italia descrivendo il Palazzo di Giustizia come un edificio che andrebbe immediatamente chiuso al pubblico. Il consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana e l’Associazione stampa toscana chedono al presidente del Tribunale di Siena, Stefano Benini, al procuratore, Tito Salerno, ed al questore, Giancarlo Benedetti, di ritirare immediatamente il provvedimento, oppure, se quanto dichiarato dal presidente del Tribunale corrisponde a verità, di disporre l’immediata chiusura del Palazzo di Giustizia per non mettere a rischio l’incolumità di magistrati, impiegati e pubblico.
Ordine dei giornalisti della Toscana