Firenze – Associazione Stampa Toscana e Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, assai preoccupati, esprimono piena solidarietà al collega Jacopo Storni, aggredito e minacciato mentre cercava di documentare alcune situazioni di spaccio di droga nel parco delle Cascine a Firenze.
Secondo quanto riporta lo stesso giornalista sul sito del Corriere Fiorentino, stamattina venerdì 7 giugno, si trovava alle Casine, alla Ruota Panoramica, per svolgere un servizio per il giornale sullo spaccio alle Cascine, che, Nonostante ruota e stands, continua come sempre. Il problema è cominciato quando il giornalista si è inoltrato nel Parco, andando verso la fermata Monni. Lì ha cominciato a lavorare fingendo di telefonare mentre scattava foto. Tempo di fare pochi scatti che è stato individuato da un ragazzo magrebino che al grido di video video ha tentato di strappargli il telefono per cancellare video ed immagini. Alla resistenza del giornalista, e alle grida dell’aggressore, sono giunti altre persone che alla fine erano oltre una decina. E volevano una cosa: quel telefono. Storni colto da ragionevole preoccupazione ha ceduto mostrando le foto fatte e cancellandole. Non paghi, un ragazzo africano ha controllato di sua mano l’operazione. All’,ingiunzione di andarsene, il giornalista ha obbedito, scrivendo il pezzo sul Corriere on line.
“Un episodio che preoccupa – commenta il presidente di Odg Toscana, Giampaolo Marchini – e deve far capire che il Parco delle Cascine è diventato invivibile per tutti, compresi i cronisti incaricati di documentare una situazione di degrado che colpisce tutta la collettività. Oggi più che mai è necessario ribadire con forza il sostegno a tutti i colleghi il cui lavoro viene ostacolato, ci auguriamo che tali gravissimi episodi non abbiano a ripetersi, auspicando che le forze dell’ordine identifichino e assicurino al più presto i colpevoli alla giustizia”.
Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana, anche a nome di tutti gli organismi dirigenti del sindacato dei giornalisti, esprime pieno sostegno, se necessario anche legale, a Jacopo Storni e chiede a ministero dell’Interno, a prefetto e questore, di accendere un faro sul lavoro a rischio dei cronisti a Firenze. Dove, non a caso, quella a Storni è la terza aggressione a giornalisti registrata in meno di una settimana.
In foto Jacopo Storni