Una collaborazione lunghissima e assai proficua quella tra Gio Ponti (1891-1979) – celebre architetto e designer – e la Richard Ginori di Sesto Fiorentino. Dal 1923 fino agli anni ’30, periodo in cui ne fu direttore artistico – e più episodicamente fino agli anni Cinquanta –, Ponti rinnova profondamente la produzione dell’azienda, la lancia sul piano internazionale, promuove il primo catalogo completo della Ceramica Moderna d’Arte Richard-Ginori e ne disegna la pubblicità per Domus. Ma non solo. Disegna i Grandi pezzi d’arte destinati alle collezioni e ai musei e organizza un sistema di famiglie di pezzi (come quelle del Blu Ponti con oro inciso a punta d’agata e del Gran rosso di Doccia) con cui fa esplodere la produzione che diventa seriale.
Una selezione di circa cinquanta pezzi tra i meno conosciuti, provenienti dalla ricca collezione di circa 560 ceramiche di Gio Ponti conservata al Museo di Doccia e la scelta di circa trenta delle 230 lettere dell’architetto/designer – per la maggior parte inedite, provenienti dall’archivio della Manifattura di Doccia – con schizzi, disegni e indicazioni di fabbricazione, sono in mostra al Museo Marino Marini di Firenze dal 14 giugno fino al 21 luglio. Gio Ponti e la Richard Ginori: una corrispondenza inedita, – questo il titolo della mostra a cura di Livia Frescobaldi Malenchini, Oliva Rucellai e Alberto Salvadori, promossa dall’Associazione Amici di Doccia in collaborazione con il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia e realizzata grazie all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze -, ripercorre il rapporto tra l’architetto e l’azienda. Un rapporto improntato alla costante ricerca di innovazione di idee e di prodotto che ben delinea la figura di industrial design ante litteram di Ponti che si occupa direttamente di ogni aspetto della produzione: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, fino al suo sviluppo. L’architetto realizza nuovi colori come il blu Ponti in due tonalità, crea confezioni ed etichette per i prezzi, inventa marchi ed emblemi identificativi degli oggetti prodotti e dell’intera manifattura, progetta i padiglioni per le esposizioni, discute le cifre con cui gli oggetti devono essere messi in vendita e ne valuta la commerciabilità. Vince nel 1925 il gran premio della giuria all’Esposizione internazionale di arti decorative di Parigi.
Ponti, che manifesta un approccio interamente volto alla produzione, è tra i primi a interessarsi anche dell’aspetto promozionale e di comunicazione aziendale, curando la presentazione grafica e fotografica dei prodotti, le relazioni con la stampa – grazie anche alla rivista Domus da lui stesso fondata nel 1928 – e i rapporti con critici influenti come Margherita Sarfatti, Ugo Ojetti, Roberto Papini e con i clienti più prestigiosi.
Tra gli oggetti esposti a Firenze, spiccano due oggetti testimonianza della prima importante produzione industriale italiana e del connubio fra tradizione e innovazione che ha caratterizzato l’azione di Gio Ponti: un grande vaso a potiche blu in maiolica con bronzo dorato, commissionato dalla Cassa di Risparmio delle Province Lombarde e parte di un importante trionfo da tavola commissionato dal Ministero degli Esteri per le Ambasciate d’Italia in giro per il mondo e la bomboniera Omaggio agli snob, che costituisce un ironico messaggio lanciato al mondo culturale elitario.
In concomitanza con la mostra, in alcuni negozi del centro storico fiorentino saranno esposte le lettere-progetto vincitori del concorso di idee Lettere a Ponti, rivolto agli studenti di Firenze del dipartimento di Architettura facoltà di Design Calenzano, la LABA Libera Accademia, Istituto superiore industriale artistiche ISIA e Accademia delle Belle Arti, promosso dal Museo Richard Ginori, Associazione Amici di Doccia per l’elaborazione di concept progettuali ispirati all’opera di Gio Ponti, con particolare riferimento alle lettere scritte negli anni da 1923 al 1930.
Gio Ponti e la Richard Ginori: una corrispondenza inedita, Museo Marino Marini Piazza San Pancrazio, Firenze. Orario: 10:00 – 17:00, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi Tel. +39 055.219432 – e.mail: info@museomarinomarini.it- www.museomarinomarini.it