Firenze – Giornata di sciopero e mobilitazione dei lavoratori che si occupano della logistica e dell’inscatolamento alla Ginori di Sesto Fiorentino. L’agitazione è dovuta al cambio di appalto, all’uscente CFT subentra la Geodis.
Il detto è “squadra vincente non si cambia”, ma forse il colosso della logistica francese, divisione del gruppo SNCF, non lo conosce ed all’incontro chiesto dalle parte sociali, fissato per ieri non si è presentata e ha fatto sapere che metteva in discussione l’applicazione della clausola sociale, il passaggio di tutti i lavoratori, prevista dal contratto di lavoro.
Sono 17 i lavoratori che si occupano dell’inscatolamento e della logistica presso lo stabilimento di via Giulio Cesare a Sesto Fiorentino.
“Geodis ci ha fatto sapere – spiega Andrea Gambacciani Filt CGIL – della sua indisponibilità di partecipare all’incontro e che intende mettere in discussione la clausola sociale, riprendendo solo 8 dei 17 lavoratori. Per noi questo non è accettabile ed è per questo che oggi abbiamo proclamato giornata di sciopero. Siamo contenti però che la Ginori ci affianchi e si impegni affinché Geodis si sieda al tavolo con le parti sociali ”.
I sindacati sottolineano anche che il contratto nazionale Merci Logistica e Spedizioni, applicato da entrambi i soggetti prevede alcune procedure che devono essere assolutamente rispettate.
In solidarietà dei colleghi della Ginori anche i dipendenti di Geodis si sono fermati.
“Purtroppo – afferma Michele Panzieri segretario toscana Uil trasporti – non so se c’è stata una sottovalutazione del problema o è solo la voglia di guadagnare di più ed accettare offerte al ribasso. Quello che sono è che tre o quattro anni fa ad occuparsi della logistica e dell’inscatolamento erano oltre 30 persone. Quello che interessa a noi è salvaguardare l’occupazione ed il reddito”.
La vicenda è alquanto complessa perché con la CFT la logistica ed l’inscatolamento erano effettuate in un magazzino di Capalle, adesso con la nuova società tutte le funzione verranno di nuovo portate all’interno dello stabilimento di via Giulio Cesare