“La Giareda è uno dei nostri tetti, uno dei punti di riferimento più importanti di cui la nostra comunità si è dotata nei secoli fino ad oggi, per vivere il presente e il futuro”, ha detto il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi inaugurando (stasera in piazza Gioberti) la 37^ Giareda, sagra della città, insieme con il vescovo Massimo Camisasca, il prefetto Raffaele Ruberto, il presidente della Provincia Giammaria Manghi, il presidente della Fabbriceria del Tempio della Ghiara, Gino Farina e il priore dei Servi di Maria, Cesare Antonelli.
“Siamo soliti dire che la Giareda è la festa più attesa della città, chiediamoci perché – ha proseguito il sindaco – Credo sia perché essa rappresenta il nostro modo di essere comunità, la nostra idea di comunità: dalla spiritualità alla cultura, dal lavoro alla disponibilità e alla cura degli altri, in particolare i più fragili, dai diritti ai doveri che spettano a ciascuno e sono presupposto fondamentale del nostro essere cittadini. Nella Giareda c’è lo spirito che anima la nostra città”.
“Per questo la Sagra di Reggio – ha aggiunto il sindaco – rappresenta un po’ il nostro tetto: il riparo e il punto di riferimento per ricominciare, ritrovarsi e ritrovare se stessi dopo il riposo estivo, e fare insieme un altro pezzo di strada. Feste come questa sono molto importanti anche, anzi soprattutto, nel tempo delle macro-sfide e dei macro-eventi globali, nel tempo di fenomeni che sembrano sovrastare e sfuggire a ciò che è ‘piccolo’: le grandi migrazioni, il terrorismo, le crisi economiche, le conseguenze di disastri naturali… Inevitabilmente il globale diventa locale, potremmo dire ‘personale’ e questo ci può rendere per certi versi più vulnerabili. In ciò che è alla base ed anima la Giareda continuano ad esserci risposte essenziali ed efficaci al nostro essere comunità nelle esperienze quotidiane e in quelle, non raramente, segnano la nostra storia e il nostro futuro”.
Il sindaco ha ricordato infine la costituzione del Comitato per il quarto Centenario della traslazione dell’immagine della Madonna della Ghiara nella basilica: “L’anniversario sarà nel 2019, serve coinvolgere la città e prepararsi per poter celebrare adeguatamente, come nei tre centenari precedenti, questo evento che coincise, nel 1619, di fatto con l’apertura della nostra basilica”.