Firenze – Uno degli spazi più importanti, famigliari, spensierati dell’Oltrarno, il giardino di Boboli, non può essere messo a pagamento e su prenotazione. Un biglietto minimo, ma che vieta ancora una volta, dopo la riconquista degli anni ’90. Protagoniste sempre loro, le mamme dell’Oltrarno, che fanno parte di quella fetta di città che in quei luoghi ha fatto forca, ha giocato, ci s’è innamorato. “Tanto più – dice il consigliere comunale Marco Ruffilli – che con la crisi econmica e pandemica, molte famiglie di Firenze non potranno varcare le mura della città e si recheranno nello spazio di Boboli per divertirsi, svagarsi e passare il tempo libero”.
La protesta aveva preso il via dalle famiglie di Santo Spirito e San Frediano, con le mamme schierate contro quel balzello da tre euro che rimetteva, con la prenotazione, in discussione il libero accesso dello spazio incantato di Boboli ai cittadini stessi il sabato e la domenica.
La questione è finita in consiglio comunale grazie anche alla risoluzione a firma Draghi e Cellai presentata affinché “il giardino di Boboli resti gratuito, sempre, per tutti i fiorentini”. Pieno sostegno alla risoluzione proviene dai consiglieri del gruppo Lega Salvini in Comune, insieme ai Consiglieri Marco Passeri (Lega) e Sergio Massai (Lega) del Quartiere 1.
“Anche come vice presidente della commissione cultura porterò avanti questa sacrosanta battaglia – annuncia il capogruppo Federico Bussolin -. Inoltre riporto la notizia che l’On. Guglielmo Picchi presenterà un’interrogazione parlamentare sulla decisione della giunta PD guidata da Nardella di mettere a pagamento – e con prenotazione obbligatoria – il Giardino di Boboli anche ai residenti di Firenze. Una scelta assurda che penalizza le famiglie dei nostri concittadini che hanno pienamente diritto ad usufruire dello spazio verde più bello della città”.
Anche il consigliere comunale Lorenzo Masi interviene sulla questione di Boboli gratuito, tirando in ballo anche l’ingresso dal giardino Annalena. “Un accesso fondamentale” dice Masi rivolgendosi all’assessore Tommaso Sacchi. “L’accesso da Annalena non è possibile- risponde Sacchi – perché la giunta deve garantire tutte le misure di garanzia che il governo ha richiesto. Appena ci saranno disposizioni diverse, si potrà tornare ad accedere da Annalena”.
Ad ora comunque, dice l’assessore Sacchi, seguirò la vicenda con molta attenzione affinché si possa presto riaccedere senza prenotazioni nè altri limiti “al nostro amato giardino di Boboli”.