Giano, festival di cinema innovativo, appuntamento di arte e cultura

In ottobre la prima edizione a Castelnovo ne’ Monti (RE)

I linguaggi del cinema e i linguaggi dell’uomo, la settima arte e l’ottava nanoparticella, la ricerca scientifica e le domande filosofiche, le neuroscienze e le musiche da kolossal. Qui sotto presentiamo un appuntamento multidisciplinare di arte e cultura, capace di catturare l’attenzione di appassionati e curiosi, esperti e neofiti, e di interessare dai fisici ai poeti, tanto la mente quanto i sensi, coinvolgendo adulti e studenti in percorsi di arricchimento professionale e personale, invitandoli a pensare e a riflettere sul presente, imparando dal passato e guardando al futuro.

Il Comune di Castelnovo ne’ Monti (RE), quello della celebre Pietra di Bismantova citata da Dante Alighieri nel Purgatorio della “Divina Commedia”, insieme a Thedotcompany, società reggiana di progettazione di servizi digitali e casa editrice con l’obiettivo di contribuire alla diffusione di una cultura scientifica e letteraria critica e informata, e a Energee3, società di servizi utili alla trasformazione digitale, hanno annunciato (e stanno organizzando) la prima edizione del Festival Cinematografico GIANO – Pensare attraverso il cinema, che si terrà a Castelnovo ne’ Monti il prossimo ottobre e che recentemente è stato presentato con una conferenza stampa nella sede della Provincia di Reggio Emilia.

Le serate inaugurali di GIANO (dal nome del “dio degli inizi, materiali e immateriali, ed è una delle divinità più antiche e più importanti della religione romana, latina e italica, solitamente raffigurato con due volti, il cosiddetto Giano Bifronte, poiché può guardare il futuro e il passato”) saranno quelle del 18, 19 e 20 ottobre – il 19, il 20 e il 21 per le scuole. Si tratta delle serate-evento, dell’opening della prima edizione del Festival – cui ne seguiranno probabilmente altre, anno dopo anno, perché l’intenzione è quella di dare continuità all’originale progetto culturale ed educativo.

Il programma, ancora in corso di allestimento definitivo, prevede la proiezione di importanti o epocali o significativi film il pomeriggio e la sera nelle prime tre giornate clou, con approfondimenti dal vivo insieme ad importanti ospiti del mondo della cultura cinematografica, scientifica e filosofica, in dialogo tra loro e aperti alla partecipazione del pubblico (le fatidiche domande finali dalla platea).

Non solo. Il Festival proseguirà nei mesi successivi. Sono previste due serate mensili (il 2° e il 4° giovedì del mese, e i rispettivi venerdì mattina successivi dedicati alle scuole), sempre al Teatro Bismantova, per ciascuno dei temi forti che, presenti nei film via proposti, si è deciso di approfondire. Dette serate, quindi, svilupperanno monograficamente almeno sette temi, uno per ogni mese di durata del Festival, da novembre a maggio 2024. E ogni tematica prevede una serata-evento con la partecipazione di importanti ospiti (esperti di caratura nazionale per ciascuno degli argomenti che si andrà a trattare) e una seconda serata di proiezione a corredo.

Tra i temi o argomenti affrontati attraverso il cinema ci sarà sicuramente quello dell’Intelligenza Artificiale, quindi quello della pseudoscienza e dell’antiscienza, fino a interrogare i concetti di realtà e di verità, tra fatti e percezioni, coscienza e credenza, indagando infine i territori della bioetica e dell’ambiente.

LA VISIONE DEGLI ORGANIZZATORI

Emanuele Ferrari, vicesindaco e assessore alla Cultura del comune-capoluogo montanaro spiega: “Abbiamo voluto fortemente costruire questo festival che analizzerà in modo semplice il rapporto tra cinema, filosofia e scienza. Un festival che sarà una doppia proposta: un evento di tre giorni e un percorso educativo che durerà alcuni mesi, con il coinvolgimento delle scuole. Il festival nasce infatti dall’idea che guardare un film oggi, analizzare e ricostruire i segreti e i mestieri della settima arte, possa farci imparare a pensare, a osservare il mondo con una certa consapevolezza, a costruire un’idea stessa del mondo, nonostante tutti i cambiamenti che ci attraversano e lo attraversano, spesso facendoci perdere l’orientamento e il senso del nostro abitare questo strano pianeta”.

“Crediamo anche che attraverso il linguaggio (o meglio i linguaggi) del cinema e le sue opere, che sono i film ma anche le serie – continua Ferrari, scrittore e animatore culturale laureatosi in filosofia con una tesi su Wittgenstein – si possano coinvolgere gli studenti delle scuole in un percorso di studio della filosofia e della scienza attraverso le immagini, le storie che i film raccontano, i temi che affrontano: da quelli più universali e classici, ai più attuali e specifici, perché da sempre l’uomo cerca di ‘diventare quello che è’ (Nietzsche – ndr), definisce il mondo e i mondi, in ‘un libero gioco di intelletto e immaginazione’, come direbbe quel filosofo del cielo stellato sopra e di me e la legge morale dentro di me” (Kant – ndr).

Aggiunge Armando Sternieri, editore e imprenditore, presidente e amministratore delegato di Thedotocompany ed Energee3 nonché professore di Sistemi informativi e Gestione d’impresa all’Università degli Studi di Parma: “Vivremo giorni di incontri con filosofi, scienziati artisti e studiosi di cinema, con la musica e i libri a tenere il filo delle conversazioni. La sera è dedicata a tutti i cittadini, mentre la mattina è riservata alle scuole. Si proseguirà poi con le proiezioni, attraverso il piacere di rivedere insieme capolavori del cinema, e al tempo stesso approfondiremo temi fondamentali di scienza e filosofia, con diversi appuntamenti al Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti, ciascuno dedicato a un tema specifico, con un ospite che introduce e racconta, ancora una volta per una sera e la mattina successiva”.

Insomma, un doppio percorso di educazione al pensiero, all’intreccio dei linguaggi e alla conversazione infinita delle arti tra loro: film, libri, concerti, mostre. Insomma tutto quello che ruota intorno alle connessioni tra cinema, filosofia e scienza, con un taglio popolare e al tempo insieme raffinato, accattivante e approfondito, immediato e coinvolgente, con un occhio alla scienza ma anche alle nuove tecnologie e all’ambiente… e senza perdere di vista la poesia delle cose.

Per il direttore artistico del Festival, Fabio Canessa, “il cinema ha un’anima duplice, perché è insieme arte e industria. In entrambi i casi, interessa moltissimo la contemporaneità: il linguaggio delle immagini caratterizza infatti i nostri tempi ed è capace, con sintesi fulminante e forte impatto emotivo, di esprimere un pensiero che in passato si sviluppava in forma articolata nelle pagine dei filosofi e degli scienziati. Per questo motivo ci sembra che i film siano oggi la sede più adatta a ospitare quella riflessione sui massimi sistemi che si interroga sui meccanismi di funzionamento dell’esistenza e ne offre una rappresentazione spettacolare. L’obiettivo della nostra iniziativa è quello di sviluppare le domande della filosofia e della scienza attraverso le opere cinematografiche e, insieme, di studiare il linguaggio visivo che le mette in scena.

IL “CHI È” DEL COMITATO SCIENTIFICO DEL FESTIVAL

Il Festival può contare su un comitato scientifico di alto profilo, composto da Fabio Canessa (direttore artistico), Vittorio Gallese, Raffaella Burioni, Marco Salucci e Nicola Maria Dusi.

Fabio Canessa insegna Italiano e Latino al Liceo Classico Virgilio di Roma ed è docente di Verità all’Università di Aristan. Critico “militante, a metà strada tra pagina e schermo”, scrive di cinema e di letteratura su vari giornali. Appassionato di musica, ha scritto il libro “Azzurro. Conte, Celentano, un pomeriggio…” edito da Donzelli. Collabora a varie riviste, tra cui ai quotidiani “Il Tirreno”, “L’Osservatore Romano” e “Il Foglio”, è membro della Fondazione Bianciardi e del Club dei 23 di Guareschi. Ha partecipato a trasmissioni televisive di Vittorio Sgarbi e Renzo Arbore. Per le edizioni Aktìs, ha curato testi di Joseph Roth, Ludwig Winder, Paul Leppin, Titti Albenzio e Osorio Lizarazo. Nel 2015 ha affiancato Roberto Vecchioni in un tour teatrale di musica e parole.

Vittorio Gallese è un neuroscienziato italiano. Docente di Psicobiologia e Psicologia fisiologica all’Università degli Studi di Parma, dal 2016 al 2018 è stato professor in Experimental Aesthetics all’Institute of Philosophy della School of Advanced Study dell’University of London (UK) ed è Adjunct Senior Research Scholar presso il Dept. of Art History and Archeology della Columbia University, New York (USA). Neuroscienziato cognitivo, è uno degli scopritori dei neuroni specchio, cellule motorie del cervello che si attivano sia durante l’esecuzione di movimenti finalizzati, sia osservando simili movimenti eseguiti da altri individui. La sua ricerca cerca di individuare i meccanismi funzionali cerebrali alla base della cognizione sociale, dell’intersoggettività, dell’empatia, del linguaggio e dell’esperienza estetica.

Raffaella Burioni è professore ordinario di Fisica Teorica presso il Dipartimento di Scienze Matematiche Fisiche e Informatiche dell’Università di Parma. Si è laureata in Fisica con il massimo dei voti presso la II Università di Roma e ha conseguito il dottorato di ricerca in Fisica Teorica all’Università “Sapienza” di Roma. Ha lavorato presso il Laboratorio di Fisica Teorica dell’Ecole Normale Supérieure di Parigi e in seguito presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano e presso l’Istituto Nazionale di Fisica della Materia. È autrice di più di 120 pubblicazioni sulle maggiori riviste internazionali, di tre articoli di rassegna su invito e di un brevetto. Si occupa di fisica statistica dell’equilibrio e del non equilibrio, di teoria dei grafi e di reti complesse e di processi stocastici e di trasporto. Si interessa anche di applicazioni interdisciplinari della fisica statistica, in particolare ai sistemi biologici e alle neuroscienze.

Marco Salucci, dottore di ricerca in Filosofia, è stato ricercatore assegnista e professore a contratto presso l’Università di Firenze, dove attualmente è cultore della materia. È membro del direttivo della Biblioteca filosofica, sezione fiorentina della Società Filosofica Italiana, e dei comitati di redazione delle riviste “Testimonianze” e “Atque”. Si è interessato particolarmente di filosofia della mente, ambito nel quale ha diverse pubblicazioni fra le quali “Il problema mente-corpo. Da Platone all’intelligenza artificiale” uscito nel 2018 per le edizioni Thedotcompany. Presso Thedotcompany recentemente è uscito un suo nuovo saggio dal titolo “Dalla mela di Newton all’Arancia di Kubrick. La scienza spiegata con la letteratura” (2022).

Nicola Dusi è professore associato di Linguaggi intermediali e Semiotica del cinema e dei media presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Comunicazione ed Economia. Si occupa di teoria e analisi del cinema e di serialità televisiva, di media digitali, e in particolare delle relazioni traduttive tra arti e media. Tra le sue pubblicazioni più recenti le monografie Contromisure. “Trasposizioni e intermedialità” (Mimesis, 2015); “Capire le serie TV. Generi, stili, pratiche” (con G. Grignaffini, Carocci, 2020); e le curatele “Confini di genere. Sociosemiotica delle serie tv” (Morlacchi, 2019); “David Lynch. Mondi intermediali” (con C. Bianchi, Franco Angeli, 2019), “Cesare Zavattini. Soggetti mai realizzati” (con M. Salvador, in stampa).

I PROMOTORI DI “GIANO”

Energee3 nasce nel 2002 offrendo ai suoi clienti strumenti e idee per una migliore organizzazione in ambito Information & Communication Technology, fornendo progetti su misura per ogni business con competenze che spaziano dalla Business Intelligence, Data Warehousing, Document Management a soluzioni di Intelligenza Artificiale e Machine Learning.

Thedotcompany è la società del gruppo Energee3 che si occupa di digital transformation e digital humanities. Partner di Energee3, nasce nel 2008 con l’obiettivo di fornire soluzioni efficaci ed opportunità di sviluppo ai suoi clienti tramite servizi di Design Thinking e User Experience Design.

Energee3 e Thedotcompany hanno da sempre fatto della cultura il proprio centro vitale, proponendola in diverse forme: nel 2015 nasce Edizioni Thedotcompany, casa editrice del gruppo che nell’ultimo anno si è arricchita di prestigiose pubblicazioni curando la prima edizione italiana di bestseller internazionali come Samsung Rising” di Geoffrey Cain e “Computer. Storia dell’informatica da Babbage ai nostri giorni” di Jeffrey R. Yost, Martin Campbell-Kelly, Nathan Ensmenger e William F. Aspray.

Nel 2022, quindi, nasce Thedotcultura, magazine nazionale di approfondimento su grandi temi di attualità, economia e società, diretto dal giornalista Piero Meucci e che sarà presentato ufficialmente al grande pubblico il 6 aprile a Firenze presso la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli.

Entrambe le aziende sono unite dall’idea che l’unico modo per andare verso un mondo migliore sia il dialogo costante tra umanità e progresso (“Per un nuovo umanesimo digitale” è tra le massime adottate a mo’ di manifesto programmatico).

Per saperne di più, si può visitare il sito dedicato: www.giano-festival.it

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