Riprenderanno a gennaio i prossimi eventi della seconda edizione del Giano Festival (“Pensare attraverso il cinema”), che ha visto dal 14 al 17 novembre quattro giornate inaugurali in cui tutti gli appuntamenti erano ad ingresso gratuito. Quest’anno, per quel che riguarda gli incontri in programma, il festival si divide tra il Teatro Bismantova di Castelnovo Monti e il Cinema Rosebud di Reggio Emilia, ampliando così la sua portata territoriale dopo la prima edizione dello scorso anno.
Giano Festival, promosso e organizzato dall’azienda reggiana thedotcompany (gruppo Energee3) e dal Comune di Castelnovo ne’ Monti, nasce dall’idea che guardare un film, analizzare e ricostruire i suoi meccanismi, possa insegnare a pensare e ad osservare il mondo. La lettura di un film, accompagnata dai commenti e una discussione con ospiti, ha l’obiettivo di favorire il dibattito su temi sociali, scientifici e filosofici. II Festival si propone di coinvolgere studenti e grande pubblico in un percorso educativo attraverso le immagini, le storie e i temi che i film raccontano: da quelli più universali e classici, ai più attuali e specifici. La seconda edizione di Giano, intitolata “L’immigrazione. Noi e gli altri”, è stata dedicata al tema delle migrazioni, attraverso la proiezione di film ed incontri con i protagonisti che quegli stessi film li hanno pensati o interpretati, e con dibattiti a seguire insieme a importanti esperti e studiosi, nonché a personalità del mondo accademico, del giornalismo e dello spettacolo.
La serata d’avvio ha proposto al Teatro Bismantova di Castelnovo Monti la visione del capolavoro film “Pane e cioccolata” (1973) del regista Franco Brusati (protagonisti Nino Manfredi e Johnny Dorelli), con a seguire un incontro-intervista con il direttore della fotografia dello stesso celebre film, Luciano Tovoli, che ha dialogato con il direttore artistico di Giano, Fabio Canessa.
Nella seconda giornata inaugurale ci si è spostati invece al cinema Rosebud di Reggio Emilia, per una sessione dedicata agli studenti delle scuole reggiane. Si è partiti con la proiezione di “Io capitano” del regista Matteo Garrone (anno 2023), pluripremiato film – candidato anche all’Oscar per il miglior movie internazionale – che tratta il tema dell’immigrazione africana verso l’Europa, ossia uno spaccato realistico ma anche fortemente poetico sui viaggi della speranza dei profughi e sul ruolo dei trafficanti di uomini. Ospiti speciali dell’incontro, intervistati dal sindaco di Castelnovo ne’ Monti Emanuele Ferrari e dal direttore artistico di Giano Festival Canessa, sono stati Mamadou Kouassi, il protagonista che ha ispirato il film, e Moustapha Fall insieme a Seydou Sarr, gli attori protagonisti del film. L’incontro è stato replicato la mattina successiva a Castelnovo ne’ Monti per gli studenti delle scuole del territorio.
Nel pomeriggio di è stato proiettato “Green Border” (2023) della regista polacca Agnieszka Holland, ambientato nelle gelide foreste che ricoprono il confine tra la Bielorussia e la Polonia, teatro dal 2021 della crisi migratoria istigata dal governo bielorusso, dove si incrociano le vicende di una famiglia di rifugiati siriani che lotta per attraversare il confine. A seguire, un reading di parole e musica dal titolo “Confini”, con l’attore e voce recitante Pierluigi Tedeschi e le improvvisazioni al pianoforte di Ciro Andrea Piccinini.
L’ultimo appuntamento delle giornate inaugurali ha visto la proiezione del film “Il cammino della speranza” (1950) del regista Pietro Germi, di cui proprio quest’anno ricorre il 50° anniversario della morte. A seguire, c’è stata la presentazione del libro “Pietro Germi in nome di John Ford” di Nicola Calocero Giannoni (con prefazione dello scrittore Giancarlo De Cataldo), secondo titolo della “collana Giano” pubblicata da thedotcompany, che è anche casa editrice con all’attivo oltre 100 titoli a catalogo. Presente l’autore, intervistato da Emanuele Ferrari.
I prossimi appuntamenti di Giano Festival si terranno nei mesi di gennaio, marzo e maggio del nuovo anno, nella fascia serale delle 21.00. Giovedì 23 gennaio, al Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti, ci sarà la proiezione del film “Jona che visse nella balena” (1993) del regista Roberto Faenza, che sarà presente sul palco per dialogare con Canessa e rispondere alle domande del pubblico. Giovedì 13 marzo, invece, sarà la volta di “Oppenheimer” (2023) di Christopher Nolan, con a seguire un dibattito insieme allo scrittore Roberto Mercadini. Giovedì 22 maggio il festival terminerà al Rosebud con la proiezione di I, robot e vedrà come ospiti la fisica Raffaella Burioni e il neuroscienziato Vittorio Gallese, in dialogo con il filosofo Marco Salucci.
Ulteriori ulteriori informazioni: www.giano-festival.it