Firenze – Giacomo Martelli è il nuovo Presidente regionale delle Acli Toscane, eletto dal nuovo Consiglio regionale dell’associazione uscito dal XIV Congresso. Martelli, nato a Volterra 47 anni fa è stato finora presidente delle Acli di Pisa. Nel precedente mandato regionale aveva ricoperto i ruoli di Vice Presidente e di Presidente del Patronato.
Su proposta del nuovo Presidente è stato eletto il Consiglio di Presidenza che composto da Antonio Melani Lavoro e Welfare Elena Pampana, Gabriele Parenti, Piercarlo Pennacchini . Specifici incarichi saranno attribuiti ad Alessandro Barsi e a Leonardo Nepi. Il consiglio regionale ha anche ratificato la nomina di Sergio Parrini come invitato permanente.
L’attività sociale del neo-presidente Martelli (che succede a Federico Barni che ha lasciato l’incarico per somma di mandati) è iniziata con esperienze di volontariato in parrocchia,come animatore dei campi scuola, Capo scout dal 1985 attualmente impegnato come AKELA (capo dei lupetti). Dal 1990 ha operato nelle Acli di Pisa prima nel settore degli spettacoli popolari Presidente del Patronato socio fondatore e poi presidente della cooperativa sociale AXIS .
Le Acli toscane, contano quasi 30 mila soci che salgono ad oltre 40mila se si tiene conto anche degli iscritti alle associazioni specifiche come Unione Sportiva, Federazione Pensionati, Acli Terra, CTA e sono presenti nel territorio con 10 sedi provinciali e circa 300 strutture di base (Circoli, Nuclei,sedi del Patronato).
La Toscana è una delle regioni con maggior numero di iscritti e non a caso al prossimo Congresso nazionale che si terrà a S.Vincenzo(Li) dal 4 al 7 maggio uno dei due candidati alla carica di Presidente Nazionale è il pisano Emiliano Manfredonia.
Nell’assumere il nuovo incarico Giacomo Martelli. ha posto l’accento sul welfare che deve essere considerato non oggetto di tagli, come troppo spesso avviene, ma un investimento per la ripresa. Inoltre IL il neo presidente regionale ha sollecitato un piano straordinario per il lavoro e investimenti per la formazione che è il valore aggiunto per il rilancio produttivo ed sottolineano la necessità di un’etica pubblica condivisa che dia alle istituzioni ed alle persone che le rappresentano la credibilità per operare le riforme. Particolare attenzione sarà rivolta anche alla riforma del Terzo settore e ai decreti delegati che seguiranno alla ormai prossima approvazione della legge.
Sui temi del lavoro che costituiscono storicamente il terreno d’impegno delle Acli, Martelli ha dichiarato in occasione della festa del Primo maggio che la perdurante crisi incide negativamente anche sulla tutela dei diritti, sulla salute, sulla qualità della vita e rileva che “il lavoro è il fattore prioritario e su questo la politica si deve impegnare con un piano espansivo di grande portata che faccia da volano.
Il Jobs act -rileva Martelli – ha portato effetti positivi e risultati concreti ma adesso è il momento di un grande piano per il lavoro. che sia fatto di incentivi per l’occupazione giovanile ma anche di specifici piani per le opere pubbliche, per la tutela dell’ambiente, la valorizzazione del patrimonio artistico e la promozione del turismo, per il rilancio del settore agroalimentare, per il recupero edilizio- specie nei piccoli centri- spesso proclamato ma poco attuato. Operando quei risparmi non più rinviabili sulle spese della macchina burocratica, sulla proliferazione di Enti che costituiscono ridondanze e duplicazioni, sui costi della politica, si devono trovare risorse per una politica espansiva che non si affidi solo a incentivi parziali ma rilanci l’occupazione.