Il presidente del Parma Fc Tommaso Ghirardi se ne va: l’ad Pietro Leonardi gestirà la transizione fino al 30 giugno, poi “il 100 per cento del club sarà in vendita”. L’aveva annunciato ieri appena saputo della sentenza dell’Alta Corte del Coni che ha negato al Parma la licenza Uefa, e poco fa in una commossa dichiarazione in conferenza stampa a Collecchiello Ghirardi ha confermato e ufficializzato il suo addio.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti il presidente uscente del Parma Fc ha ripercorso le tappe dei problemi burocratici e fiscali che hanno portato all’esclusione dall’Europa League e al suo ritiro. All’inizio, però, non ha mancato di sfogare tutta la propria amarezza. “E’ il mio messaggio al mondo del calcio: siete riusciti a farmi abbandonare la mia più grande passione. Col calcio ho chiuso, ritorno al mio “paesiello” ma voi vergognatevi di quello che avete fatto. Ho rassegnato le mie dimissioni da presidente e ho pregato Leonardi di continuare a gestire la società e di onorare tutti gli impegni che ho preso, dal primo luglio comincerà un’altra storia”.
Ghirardi ha quindi ringraziato “la gente di Parma ma ho una personalità, una famiglia, dei valori e questa situazione non riesco a capirla. Non siamo rispettati, io, la mia città, i tifosi perché siamo troppo civili e corretti. Noi non ci vogliono e non è il caso di farci prendere in giro. Gli altri saranno contenti qualcuno gioirà, hanno fatto di tutto per farmene andare”.
Sulla vicenda delle licenze Uefa, il presidente del Parma ha spiegato che “riguardano l’abilitazione dello stadio, che in un primo momento non avevamo ottenuto, poi riguardano i debiti scaduti, che il Parma ha onorato fino all’ultimo centesimo. Poi ci sono i debiti scaduti come emolumenti e ritenute, e anche in questo caso al 31 marzo avevamo tutto conforme alle normative. L’ultimo debito – continua – è del 30 di aprile e noi a quella data alle 14 siamo stati contattati dalla Covisoc e ci dicono che c’è qualche chiarimento da dare. Il termine per presentare i documenti è la mezzanotte del 30 aprile, quindi ci avvisano sei, sette ore prima. Il lunedì chiamo la Covisoc per sapere quale problema è stato riscontrato: in pratica era l’Irpef non pagata su incentivo all’esodo.
Noi – si giustifica Ghirardi – avevamo fissato come decorrenza il 30 di giugno per il pagamento delle ritenute, facciamo così da sette anni, sempre fatto così. Altre società lo fanno e nessuno ci ha mai detto nulla sino al 30 di aprile, ultimo giorno disponibile. Gli organi avrebbero dovuto muoverci la contestazione il 15 febbraio. Sono convinto di aver pagato tutto e tutti ed esaudito tutte le richieste. Ho eseguito quel che mi è stato indicato da Lega e Figc: il risultato è stato il mancato ottenimento della licenza Uefa”.
Ribadendo il suo addio al mondo del calcio, Ghirardi ha ricordato di essere partito “dalla terza categoria e sono arrivato in Coppa Uefa meritata sul campo e sono orgoglioso”.
Alla domanda se pensa che la decisione sia stata presa a causa di manovre da parte di club importanti, Ghirardi ha risposto: “Ne sono convinto, è per questo che lascio”.