Firenze – Migliaia. Pigiati come sardine, compatti come un fronte senza capi o organizzatori, i ragazzi sono accorsi da tutte le parti della Toscana e anche da fuori, per vederlo. Lui, Ghali, rapper classe 1993, all’esordio con l’opera “Album”, doveva essere alle 15 alla Galleria del Disco, alla stazione di Santa Maria Novella. E’ giunto alle 15,30, ma la fila dei suoi fan già si allungava da almeno un’ora, nel sottopasso della stazione.
Nessun si aspettava una simile folla, tant’è vero che è giunta la polizia, i vigili, le Ferrovie dello Stato hanno distribuito bottigliette d’acqua. Il caldo è infernale, si rischiano malori, tutto il normale andirivieni della stazione è bloccato. Ancora ora, dicono i testimoni, stanno arrivando altri ragazzi. Genitori sull’orlo della crisi di nervi, perdono i figli, li ritrovano, nel marasma li riperdono. Sono adolescenti, la maggioranza assoluta del pubblico che adora Ghali, un ragazzo di origini tunisine che ha saputo cogliere, nei suoi versi, nella sua musica l’anima, i pensieri, la carne viva della sua generazione. Un’opera di rivalsa e perdono, come ha tenuto egli stesso a precisare, prodotta interamente da Charlie Charles, “Album” è uscito il 26 maggio su Sto Records.
Foto: Alessandra Metelli