Firenze – La conferenza dei servizi per discutere il permesso di ricerca Mazzolla, che prevede 2 pozzi profondi nella vallata del Masso delle Fanciulle, uno dei posti più belli e incontaminati della Toscana, è stata fissata per venerdì 26 febbraio a Firenze presso gli uffici della Regione. Il dubbio è che le 5300 firme dei cittadini che avevano sottoscritto la loro contrarietà al progetto non verranno prese in considerazione.
Ed è proprio sul concetto di “partecipazione” espresso anche nell’avviso della conferenza servizi, che i comitati dell’area hanno qualche sassolino (“masso” dice un cittadino) da togliersi dalle scarpe: infatti, nonostante di partecipazione parli lo stesso avviso “abbiamo scoperto – annunciano – che ai cittadini non è permesso essere presenti all’incontro….la Regione Toscana evidentemente ha uno strano concetto di “partecipazione””.
“Ne è riprova – continua la nota – il fatto che le norme precedenti che permettevano la partecipazione del pubblico alle sedute delle conferenze dei servizi sono state abrogate e la legge attualmente in vigore, la n. 40 del 2009, permette solo l’invio di osservazioni scritte”. Dubbio inquietante, “che la presenza della gente non piaccia a molti, magari alle lobbies”.
Inoltre, la legge in questione (40/2009) dicono i cittadini, “è stata modificata ben 102 volte”.
“Speriamo che i sindaci invitati sappiano rappresentare degnamente i loro cittadini – conclude la nota – e facciano valere la volontà delle 5300 persone che hanno firmato la petizione che chiedeva la revoca del folle progetto”.