Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta da Lapo Cecconi, portavoce dell'associazione Gent di Firenze alla Camera di Commercio di Firenze:
E' davvero difficile comprendere i motivi alla base della spaccatura nella corsa alla presidenza della Camera di Commercio. Dagli editoriali e dagli articoli usciti negli ultimi giorni abbiamo letto di continuità e discontinuità, di promesse e di patti, ma neanche un tema, uno soltanto, di interesse per la città. Forse la nostra associazione, Gente di Firenze, è composta di troppi giovani e ci sfuggono gli alti temi su cui si stanno fronteggiando le opposte fazioni: a noi, purtroppo, ci sembra solo ed esclusivamente un problema di poltrone. Eppure di cose di cui parlare ce ne sarebbero, eccome. Una su tutte: come vengono utilizzati i soldi della Camera di Commercio di Firenze? Il nostro auspicio è che si apra un un dibattito su questo. Il Presidente Galgani ed il Segretario Benedetto spieghino che cosa hanno fatto per la città con i soldi delle imprese. Alcune cose, dall'iniziativa Okay casa, ai contributi per la formazione, all'importante lavoro di Metropoli per l'internazionalizzazione, sono un successo per l'attuale presidenza. Rimangono al tempo stesso molti dubbi sui soldi dati per l'asfaltatura delle strade per i Mondiali di Ciclismo e per i soldi a pioggia per progetti tanto ambiziosi quanto autoreferenziali portati avanti dalle associazioni di categoria (d'altronde: come si può negare finanziamenti a chi poi eleggerà il Presidente?). Forse siamo ingenui, ma i soldi della Camera di Commercio, che sono soldi delle imprese, dovrebbero essere redistribuiti alle imprese. E se si sprecassero meno energie per le campagne elettorali, si potrebbe pensare di più ai progetti. Noi abbiamo presentato una proposta vera: che la Camera fornisca contributi alle nuove assunzioni nel 2014, così come molte Camere (specie al nord) stanno facendo. Forse sarebbe meglio dare soldi veri per supportare il lavoro, piuttosto che per asfaltare strade: o no? Resta il fatto che le Camere di Commercio sono ormai istituzioni vecchie, desuete, non più attuali. La nostra speranza è che passi la riforma prospettata nel Jobs Act e si abolisca l'obbligo di iscrizione alle Camere: sarebbe una vera opera di spending review e renderebbe le Camere più attente ai temi veri, e non alle gare per le poltrone.
Gente di Firenze è un movimento nato su impulso di giovani fiorentini, desiderosi di fornire il proprio contributo al dibattito e al confronto sul futuro di Firenze. Operando lontani dalle logiche della politica, Gente di Firenze ha l'obiettivo di elaborare i dati di enti, istituti di ricerca, amministrazioni e organizzazioni per cercare di analizzare la realtà fiorentina con oggettività e di fornire proposte serie e costruttive. (com)