Firenze – Le note ipnotiche di Wim Mertens all’alba nel chiostro; il concerto di Angelo Branduardi dedicato a San Francesco d’Assisi; il dialogo tra comunità religiose moderato da Franco Cardini; il progetto artistico di Linda Messerklinger con Luca “Vicio” Vicini dei Subsonica. E poi: Markus Stockhausen live all’ombra dell’affresco di Taddeo Gaddi; il reading di Alessandro Vanoli sullo scorrere delle stagioni nella letteratura e nell’arte; il recital musicale di Petra Magoni al suono dell’arciliuto; un concerto dedicato a Billie Holiday e Nina Simone e l’omaggio al Lucio Dalla degli esordi.
Sono questi alcuni tra gli eventi della 5/a edizione di “Genius Loci: alla scoperta di Santa Croce”, il festival che, dal 20 al 24 settembre, svelerà al pubblico il complesso monumentale di Santa Croce, luogo simbolo della memoria nazionale aperto al mondo (ingresso libero con prenotazione obbligatoria al sito www.santacroceopera.it).
Santa Croce apre le porte alla contemporaneità, e i suoi spazi secolari possono essere scoperti o riscoperti alla luce dei linguaggi della musica, della cultura e dell’arte, per un’opportunità esclusiva di viverli in modo assolutamente nuovo e inusuale. L’iniziativa, organizzata da Controradio Club, Opera di Santa Croce e Controradio in collaborazione con associazione culturale La Nottola Di Minerva, con il contributo del Comune di Firenze per Estate Fiorentina 2022 e di Città Metropolitana di Firenze, propone un programma ricco in un’atmosfera intima, negli scenari più affascinanti e significativi del complesso monumentale.
Nomi internazionali della musica e della cultura leggeranno e reinterpreteranno lo “spirito del luogo” attraverso performance, talk e concerti. Tra la Basilica, il Cenacolo, la Cappella Pazzi e i Chiostri si daranno appuntamento artisti, intellettuali e scrittori con eventi site specific. Il tema scelto per la nuova edizione è “epifania/apparizione”, due parole che richiamano al tempo stesso la volontà di tornare a vivere con meraviglia ed emozione il rapporto con l’arte e la prossima celebrazione (2023) degli Ottocento anni dal presepe vivente di Greccio voluto da Francesco d’Assisi per far comprendere a tutti il mistero del Cristianesimo.
“Questa nuova edizione di Genius Loci si inserisce nel nuovo corso intrapreso dall’Opera di Santa Croce, insieme alla Comunità francescana e agli enti proprietari del complesso monumentale, per lo sviluppo di un progetto pluriennale che dà rilevanza alla relazione tra i luoghi e le persone, caratterizzato dalla scelta strategica di vivere e far vivere a tutti il complesso monumentale come luogo abitato e aperto all’incontro, dove chiunque può sentirsi accolto – spiega Cristina Acidini, presidente dell’Opera di Santa Croce – Genius Loci è un’opportunità per vivere il tempo e lo spazio in modo speciale, lasciandosi coinvolgere dal festival che valorizza lo straordinario patrimonio culturale di cui Santa Croce è scrigno e crea ancora una volta un ponte tra memoria e futuro attraverso i linguaggi della musica, della cultura e dell’arte arricchiti di ulteriori suggestioni in questi spazi dal fascino millenario, dove si intrecciano spiritualità e bellezza”.
“Nel corso delle quattro edizioni passate di Genius Loci – dice Marco Imponente, direttore generale di Controradio – Controradio Club – più di 15.000 persone hanno potuto partecipare agli spettacoli, agli incontri e alle performance che l’iniziativa, unica nel suo genere, ha proposto negli iconici e suggestivi spazi di Santa Croce. Sin dalla prima edizione una delle peculiarità del progetto è stata la creazione di una duplice opportunità di arricchimento culturale grazie alla fruizione di contenuti letterari e artistici di alto livello e, al tempo stesso, attraverso la scoperta o la riscoperta di un luogo dove storia, arte, cultura e tradizione religiosa si fondono in un unicum di emozioni, le stesse che nell’800 suscitarono in Stendhal la sindrome che porta il suo nome. Il Cenacolo, i chiostri, la Cappella Pazzi e per la prima volta la Basilica, saranno luoghi da frequentare e da vivere in sintonia con lo spirito del luogo”.
Foto: Petra Magoni e Ilaria Fantin