GdF, allarme per infiltrazioni cosche in Toscana

Firenze – Sperperi e truffe di denaro pubblico per 57 milioni di euro, 206 persone denunciate per reati contro la pubblica amministrazione. Scoperti 679 evasori totali e denunciate 941 persone per reati tributari. Il consuntivo 2015 presentato dal Comando della Guardia di Finanza in Toscana presenta anche dati inquietanti sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nella nostra regione: otto milioni di ricchezze illecite confiscate grazie alle indagini patrimoniali che hanno coinvolto anche esponenti di due consorterie camorristiche residenti in Toscana.

Intercettati inoltre 233 kg. di droga e denunciate 320 persone, di cui 89 in stato d’arresto. In un anno ci sono state 542 denunce e 37 arresti per usura, bancarotta e reati economici. Sono stati inoltre tolti dal mercato ben 3,4 milioni di prodotti contraffatti o non sicuri, e denunciate 651 persone, di cui 9 arrestate.

In particolare nell’ambito della pubblica amministrazione sono state segnalate 163 persone per corruzione, concussione, peculato e abuso d’ufficio e 36 per appalti truccati. Ma anche i controlli contro coloro che fingono stato di indigenza per usufruire di esenzioni a vari livelli hanno consentito di smascherare ben 293 finti poveri che complessivamente hanno sottratto oltre 207mila euro di risorse pubbliche.

Anche il fenomeno della mancata emissione degli scontrini fiscali sembra essere una piaga abbastanza estesa: su circa 44mila controlli effettuati dalla GdF nel corso dell’anno, ben un negoziante su cinque (19%) è risultato irregolare.

La crisi e i recenti fenomeni migratori stanno inoltre alimentando il fenomeno dell’economia sommersa. Nel 2015 sono stati scoperti ben 279 datori di lavoro che sfruttavano 847 lavoratori in nero e 128 irregolari (ovvero assunti senza tutele).

Gli accessi ispettivi ad imprese cinesi nei capannoni industriali di Prato e Firenze sono stati 41. In cinque casi sono stati sequestrati o chiusi per reati o gravi violazioni alla sicurezza dei luoghi di lavoro oltre 10.000 mq di capannoni. Sono stati inoltre messi i sigilli a soppalchi abusivi adibiti a dormitori per 34 operai e a 128 macchinari per cucire; scoperti 150 lavoratori in nero o irregolari, di cui 28 immigrati clandestini.

Per finire il quadro, non si placa il fenomeno degli affitti in nero: sono 154 i proprietari di case scoperti che non dichiaravano i proventi delle locazioni per 2,7 milioni.

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