Firenze – “Possiamo ribattezzare ‘legge Attila’ la norma appena approvata dal Consiglio regionale, con il nostro netto voto contrario, in memoria del condottiero unno dopo il cui passaggio non cresceva più l’erba”: questa la posizione dei Consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti sulla legge su gare e manifestazioni di moto e altri mezzi fuori strada. “Presentata dal PD con la scusa di favorire il turismo ‘sportivo’ – affermano – mette a rischio gli ecosistemi e il paesaggio naturale toscano. In concreto, con le nuove norme qualsiasi Comune potrà derogare alla normativa vigente e autorizzare gare di vari mezzi a motore in zone soggette a vincolo paesaggistico, nei parchi, nelle riserve naturali, nelle aree protette, in parchi urbani e nelle aree di protezione della fauna selvatica”.
“Ci chiediamo come una simile normativa sia compatibile con la legge regionale 30 del 2015 sulle aree protette che prevede la Valutazione d’Incidenza per le manifestazioni sportive di ogni tipo, e non solo con mezzi a motore, che si tengono su strade sterrate e sentieri di aree protette e Sic, Zsc e Zps. Il PD toscano, novello Attila, sceglie così di incoraggiare il turismo sportivo insostenibile, creando un grave precedente per il resto d’ Italia. Davvero un modo paradossale per celebrare l’anno internazionale del turismo sostenibile indetto dalle Nazioni Unite”.