Firenze – Rafforzare, o meglio riprendere le fila del tracciamento dei contagi: a questo fine il comune di Firenze lancia, primo in Italia, una ‘gara’ tra le aziende di servizio pubblico a chi fa più download della App Immuni per tutelare la salute di tutti. La sfida è stata lanciata da Comune di Firenze e Confservizi Cispel Toscana, che hanno raccolto l’invito del ministero della Salute, del dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio e dell’Università di Pavia alla collaborazione per promuovere la diffusione della app sul territorio nazionale, per massimizzare i download della App Immuni non solo attraverso la diffusione di materiale informativo, ma anche attraverso la realizzazione di ‘Challenge’ tra i soggetti attivi sul territorio. Comune di Firenze e Cispel hanno coinvolto nella ‘gara’ le aziende di servizio pubblico fiorentine che hanno aderito al progetto e saranno protagoniste della prima sfida italiana. Le aziende coinvolte sono Alia, Publiacqua, Silfi, Firenze Parcheggi, Sas, Casa spa, Farmacie fiorentine Afam spa. Immuni è la app per le notifiche di esposizioni al rischio di contagio da Covid19.
“In questa difficile fase di emergenza – hanno detto il sindaco Dario Nardella e l’assessore all’Innovazione, smart city e sistemi informativi Cecilia Del Re – è importante contribuire a rafforzare il tracciamento dei contagi e puntare anche sulle nuove tecnologie per proteggerci. Per questo, di concerto con il ministero per l’Innovazione e l’Università di Pavia, abbiamo deciso insieme a Cispel di lanciare a Firenze un primo percorso di promozione della app Immuni all’interno di gruppi omogenei di popolazione: i gruppi saranno rappresentati dai dipendenti delle aziende partecipate, che continuano ad essere attivi sul territorio anche in fase di emergenza. Quello di promuovere la app presso gruppi omogenei – hanno proseguito – è considerato un metodo più efficace per la diffusione di questi strumenti e dei servizi digitali in generale. L’obiettivo è quello di aumentare il download della app nel nostro territorio e innescare una ‘competizione positiva’, dando così un contributo al tracciamento della diffusione del Covid 19. Lo facciamo dunque promuovendo uno strumento messo a disposizione dal governo, che senza dubbio può essere migliorato nella sua operatività, ma che ha già dimostrato la sua efficacia e nel quale dobbiamo credere”.
Le attività saranno svolte in due fasi. La prima riguarderà la promozione del materiale informativo della App Immuni verso dipendenti e utenti attraverso i canali di comunicazione delle utilites, sia immateriali (siti web, mailing list, area intranet, app) che materiali (monitor negli Urp, digital signage, locandine). La seconda fase consisterà nella somministrazione di un questionario anonimo ai dipendenti delle aziende (per un periodo di tempo definito e uguale per ogni azienda), per avere informazioni su quanti di loro hanno scaricato la App. Il questionario è composto da cinque domande e richiede meno di un minuto per la compilazione. Le aziende che raggiungeranno il 70% di download tra i dipendenti saranno accreditate “Immuni Compliant”. Grazie al questionario, che prevede delle domande anche sulla residenza del compilante, si potranno avere dati sulla distribuzione territoriale di coloro che hanno scaricato la App su Firenze e area metropolitana. Le attività per la promozione integrata della App Immuni sono realizzate con la collaborazione tra diversi i livelli di governo ed evidenziano i risultati della redazione multiente alla quale partecipano referenti di comunicazione di Comune di Firenze, Regione Toscana, Ccia, Cispel e utilities fiorentine. La redazione si riunisce mensilmente per promuovere iniziative, condividere dati aggiornati per alimentare la piattaforma ‘Firenze semplice’ fornendo un’informazione più veloce ed efficace al cittadino, e per condividere progetti di formazione digitale.
Sula questione attaccano gli esponenti di Fratelli d’Italia Francesco Torselli,Presidente del Gruppo FdI in Consiglio regionale, e Alessandro Draghi, capogruppo FdI in Palazzo Vecchio.
“Siamo allibiti dall’iniziativa del Comune di Firenze, di concerto con la Regione Toscana, di lanciare una gara tra le partecipate fiorentine per scaricare la app Immuni. Nella Regione e nella provincia d’Italia in cui il tracciamento è maggiormente fuori controllo, non è questa la soluzione. Siamo al limite del ridicolo”.
“Esperti e virologi hanno ribadito più volte che la app non è efficace, perché insistere con uno strumento tale? – continuano – intanto la Toscana sconta la mancata assunzione di personale sanitario con il passaggio nella zona rossa. Ed anzi, l’assessore Bezzini ha ribadito anche oggi, in Commissione sanità, che la Regione ha fatto 5mila assunzioni da febbraio ad oggi: peccato che fossero prevalentemente stabilizzazioni di precari. Così non va – concludono Torselli e Draghi – i toscani non si meritano dei governatori così impreparati e che si ostinano a beffarli”.