Firenze – Sono circa una sessantina (59, per l’esattezza) i dipendenti della catena Ganzaroli ben conosciuta a Firenze. Ebbene, 31 di loro, circa la metà, sono già in mobilità. Trentuno, non ventotto, come pareva in un primo momento, in quanto all’ultimo tavolo, come spiegano le Rsu aziendali, “c’è stato un passo indietro dell’azienda” che è tornata al numero iniziale, per quanto riguarda i lavoratori in mobilità: dunque, da ventotto a trentuno. Così, niente di fatto per quanto riguarda la fase di trattativa, “ora – dicono i lavoratori – si parla solo di licenziamento”.
Licenziamento secco, per di più, in quanto il vero problema su cui si è arenato il confronto, tanto da indurre i lavoratori allo sciopero e presidio odierni, è il rifiuto da parte aziendale di rinnovare gli strumenti degli ammortizzatori sociali. Un’indisponiblità che ha fatto saltare il tavolo di trattativa, e che ha condotto oggi, con una grande partecipazione, i lavoratori a tenere il presidio in via Lanza, davanti allo storico insediamento Ganzaroli.