Realtà e fantasia si sono ritrovate a confronto in modo drammatico nel film noir “Gangster Squad” per la regia di Ruben Fleischer, in uscita nelle sale italiane il 21 febbraio, distribuito da Warner Bros, con un cast stellare, che comprende Ryan Gosling Josh Brolin, Emma Stone e Sean Penn nel ruolo di una delle icone della storia della malavita americana, il boss Mickey Cohen.
Nel film, fra le scene madri ci sarebbe dovuta essere quella di una strage in un cinema, ma dopo il massacro compiuto nella sala di un multiplex di Aurora in Colorado, nello scorso luglio, compiuto da James Holmes, durante la prima de “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”, produttori e regista del gangster movie – nonostante fossero a poche settimane dall'uscita negli Stati uniti, che era prevista per settembre ma è stata posticipata a gennaio – hanno deciso di eliminare la sequenza, riportando quindi gli attori sul set, e girandone un'altra ambientata a Chinatown.
Il regista Ruben Fleischer ha spiegato: “La strage di Aurora è stata una tragedia indicibile e per rispetto alle famiglie delle vittime abbiamo pensato fosse necessario rigirare quella sequenza; non volevamo tracciare nessun legame con quello che è successo. Questo è un film sui buoni, non i cattivi, su persone che difendono le loro convinzioni”.
La pellicola è tratta dal romanzo omonimo di Paul Lieberman, che rievoca, ispirandosi a fatti reali, la lotta senza quartiere di una squadra di poliziotti della Los Angeles corrotta e violenta tra la fine degli anni 40 e l'inizio degli anni 50, contro lo spietato boss Mickey Cohen, interpretato dal “camaleontico” premio Oscar Sean Penn. A guidare gli agenti, a cui viene concesso di usare ogni mezzo pur di eliminare il gangster e i suoi traffici, viene chiamato dal capo della polizia, un grande Nick Nolte, già interprete di un altro film sullo stesso tema, “Scomodi omicidi”, il sergente John O'Mara, Josh Brolin, un reduce dalla II guerra Mondiale, che a differenza di molti suoi colleghi non si fa fermare dalle mazzette o la paura. Ad affiancarlo, O'Mara chiama il sergente Jerry Wooters, Ryan Gosling, che è anche coinvolto in una relazione proprio con una delle donne di Cohen, l'affascinante Grace Faraday, Emma Stone.
Nel cast ci sono anche Anthony Mackie, Robert Patrick, Giovanni Ribisi e Michael Pena. Fleischer, qui al suo primo noir, dopo la commedia horror, già diventata un cult, “Zombieland” e l'action comedy “30 Minutes or less”, si è sentito “trasportato in un'epoca decisiva, violenta, romantica, e credo che siamo riusciti a realizzare un film di gangster per questa generazione di spettatori, un film che si allontana di poco dalla realtà storica. Perché proprio grazie alla loro lotta vittoriosa di alcuni poliziotti coraggiosi, il crimine organizzato non è mai riuscito a conquistare Los Angeles”.
Brolin ha poi spiegato che spesso durante le riprese ci sono stati momenti divertenti, e ha ammesso: “Spero ci sia un dietro le quinte con tutte le gag. In alcune scene serie, quando non ero inquadrato facevo le smorfie per cercare di far ridere Sean Penn e quando ci riuscivo lui scoppiava in una risata e mi diceva di smettere di provocarlo”. Sul set di sono ritrovati anche Gosling e Emma Stone, già coprotagonisti della commedia “Crazy, stupid, love”. Gosling ha raccontato: “Nel nostro primo film insieme cercavamo di far ridere, qui invece improvvisamente ci siamo trovati a comportarci come Bogart e Bacall”.
In occasione dell'uscita in Italia della pellicola, la Xister ha creato “Nessun distintivo”, comic interattivo sulle storie di sei poliziotti, fruibile su desktop e i principali smartphone e tablets. All'applicazione è inoltre collegato un concorso, valido fino al 3 marzo, che mette in palio un viaggio per due persone a Los Angeles, alla scoperta dei luoghi del film.