Fuori dagli uffici, dentro gli stadi

Gli azzurri di Aglietti, autori di una partenza ben al di sotto delle aspettative (3 punti appena frutto di una vittoria e tre sconfitte), cercano riscatto a Crotone, contro una delle cinque squadre ancora alla ricerca del primo successo. Sulla carta l’Empoli può puntare alla vittoria, in pratica deve: contro la Sampdoria, con cui ha perso lunedì in posticipo 1-3, i valori sono comunque emersi, ma ora il tecnico empolese potrebbe non avere più prove d’appello, e la quarta sconfitta rischierebbe di farlo saltare. Con meno pressioni il Livorno affronta la Juve Stabia; gli amaranto sembrano avere ingranato, mentre i campani stanno realizzando che la B non è la Lega Pro (un pareggio e tre sconfitte finora): Novellino vuole i 3 punti, ma attenzione alla voglia di riscatto dei ragazzi di Braglia. Per chiudere con la B, Grosseto in campo a Marassi contro la corazzata Sampdoria. Il Grifone, sorpresa di questo avvio di campionato (due vittorie e due pareggi, quarto miglior attacco), si appoggerà ancora sulle spalle del trio Caridi-Lupoli-Sforzini per bucare la difesa blucerchiata, apparsa sin qui un po’ ballerina rispetto agli altri settori del campo; tuttavia il Doria è uno schiacciasassi, e il fatto che la difesa grossetana, complici le assenze di Iorio, Bruscagin e Federici, si presenti ridimensionata al confronto con l’attacco più forte della categoria (Pozzi-Bertani in campo, Maccarone-Piovaccari in panchina) potrebbe essere un fattore decisivo. Il ds Gazzoli è stato però perentorio: a Genova per fare risultato, dunque non si parte battuti. Domenica invece sfide bianconere, e impegnative, per Siena e Fiorentina. La truppa-Sannino ospita il poker d’attacco (in tutti i sensi: punte schierate e reti segnate all’esordio) della Juventus, mentre la viola va a Udine dai sempre insidiosi ragazzi di Guidolin. Il Siena dovrà sudare tutte le quattordici camicie che scenderanno in campo, perché contro la Juve le proverbiali sette non dovrebbero bastare; la Fiorentina è chiamata alla conferma contro una squadra giovane, affiatata e guidata da un leader come Totò Di Natale che definire maximo sarebbe riduttivo. Sannino dovrà arginare un quartetto (Pepe, Vucinic, Matri e più Krasic che Elia) che non è esattamente il Cetra; Mihajlovic presenterà il trio delle r, “richiesti, rimasti, redenti” (Jovetic-Gilardino-Cerci), per espugnare il fortino di una squadra sì rodata, ma magari stanca per i tanti impegni fin qui già assolti.

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