Dopo trent’anni, è arrivato il momento di mettere a reddito il Palio rendendo la manifestazione non solo sostenibile da un punto di vista economico ma anche in grado di generare ricchezza per le contrade, consentendo di dare una sede a ognuna di esse, un museo e un organismo di promozione ad hoc. E’ questo, in sintesi, il piano di Silvia Melani (Pd) per il rilancio del Palio, uno dei punti qualificanti del programma che verrà presentato alla cittadinanza domani alle 19 nel Chiostro dei Frati. Tutti gli obiettivi rientrano in un “piano di investimenti di mandato” – oltre 20 milioni in 5 anni – costruito con i medesimi criteri e caratteristiche del Piano triennale degli investimenti già previsto dalla legge. “Allunghiamo l’orizzonte temporale del piano per avere una visione globale degli investimenti e degli interventi previsti nell’intero mandato da sindaco”.
IL PALIO – Da sempre è il fiore all’occhiello della città e massimo esempio di associazionismo volontario a Fucecchio, ma ogni anno costa a ogni contrada circa 50mila euro. E’ opportuno che tutte le risorse che il Palio può generare, messe a regime, rendano maggior valore per la città diventando un volano di sviluppo. Istituiremo un organismo di promozione e tutela del Palio, che servirà da struttura amministrativa, di promozione (in Italia e all’estero) e reperimento risorse. Queste, alimentando un circuito virtuoso destinato ad autoalimentarsi, saranno destinate per la prima volta a finanziare la manifestazione e le contrade per rispondere al bisogno della realizzazione in proprio delle sedi. Le risorse necessarie proverranno dalla raccolta pubblicitaria che sarà finalmente gestita con bandi di gara e che riguarderà il Palio e le manifestazioni collegate (Torneo di calcetto, Fucecchio in Maggio, ecc) e proverranno dalla Buca del Palio che verrà concessa in utilizzo nei periodi senza eventi. Istituiremo inoltre il Museo e l’Archivio del Palio, al Parco Corsini. Per le contrade che hanno sede nelle zone D ed F abbiamo previsto infine bonus volumetrici e agevolazioni sugli oneri di urbanizzazione.
SVILUPPO ECONOMICO – Intendiamo attuare una vera e propria task force per promuovere il territorio e il suo indotto, attraendo nel distretto nuovi investimenti. Per questo è urgente orientare la formazione professionale alle reali necessità di lavoratori specializzati nel ramo calzaturiero, ma tutto questo dovrà essere affiancato dal massimo rispetto delle regole e della legalità sia per le aziende presenti che quelle future, italiane o straniere che siano: la lotta sarà per l’emersione di lavoro nero e contro le industrie irregolari. Istituiremo poi un “Ufficio Europa” per agevolare e incentivare le aziende a entrare in contatto con le pratiche burocratiche per accedere ai fondi comunitari. Riqualificheremo le aree produttive e snelliremo al massimo le pratiche burocratiche.
CULTURA E TURISMO – Un obiettivo su tutti: vogliamo rendere i nostri imprenditori ambasciatori di Fucecchio, così come della Toscana e dell’Italia, nel mondo. Ecco perché creeremo uno spazio per mostre temporanee e un Museo della Calzatura nel Parco Corsini, legando la tipicità del prodotto calzaturiero e conciario alle altre tipicità architettoniche, artistiche, ambientali e agroalimentari. Chiederemo di inserire una brochure su Fucecchio nelle scatole di scarpe qui prodotte e destinate ai mercati internazionali, ad esempio. A livello generale, intendiamo realizzare una cabina di regia pubblico-privata per promuovere le risorse culturali, turistiche, economiche e ambientali di Fucecchio presenti sia nel capoluogo che nelle frazioni e le sue manifestazioni attraverso fiere e mezzi di informazione nazionali e internazionali, nonché attivare azioni di marketing territoriale per l’attrazione di investimenti stranieri.
CENTRO STORICO – Per scongiurare l’allontanamento delle attività dal centro intendiamo vietare il cambio di destinazione d’uso dei fondi commerciali/artigianali in abitativi. Vogliamo invece incentivare i cambi d'uso dei piani terra, da residenziale a commerciale/artigianale, applicando sconti sugli oneri di urbanizzazione. Non solo: chi dimostrerà di aver realizzato interventi mirati al miglioramento della qualità urbana e della qualità progettuale e architettonica (abbattimento delle barriere architettoniche, rifacimento marciapiedi, segnaletica, insegne, facciate e cosi via) godrà di sgravi fiscali. Per contrastare il degrado attueremo maggiori controlli, con illuminazione e arredi adeguati per valorizzare le peculiarità di Fucecchio.
CASE POPOLARI – Nonostante le tante richieste che arrivano da cittadini italiani, in graduatoria molte case vengono assegnate agli stranieri, perché la valutazione è basata su parametri che non tengono conto delle nuove povertà emergenti (anziani soli, madri o padri separati con figli, ecc): vogliamo il frazionamento – ove possibile – degli alloggi esistenti in più unità abitative, e la costruzione di nuovi alloggi di dimensioni ridotte. Proporremo all’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa che i Comuni confinanti formulino graduatorie comuni in modo tale da contare su alloggi più numerosi e di diverse tipologie, e introdurremo nuovi indicatori economici e di benessere come criteri per determinare l’ISEE (Pay tv, auto di grossa cilindrata, ecc.).
SICUREZZA – Dobbiamo andare oltre le demagogiche corrispondenze che legano il tema della sicurezza al solo fenomeno dell’immigrazione, ma il problema va affrontato con serietà e immediatezza tenendo insieme i diritti civili di cittadinanza con la fermezza nell'isolare chi viola le leggi. L’amministrazione deve attuare ogni forma di controllo in suo potere, facendo squadra con tutte le altre istituzioni pubbliche e forze dell'ordine, cercando sempre di preservare il senso di comunità che ci caratterizza. (com)