Frutta, verdura e stretching a scuola: la risposta toscana all’obesità infantile

Tanti, troppi bambini obesi. In Toscana sono uno su tre nella fascia d’età tra 8 e 11 anni. «Un dato in linea con la media nazionale – ha spiegato l’Assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – Ma questo non ci fa piacere, anche perché si è visto che laddove s’interviene con iniziative mirate aumenta la percentuale di bambini che fanno attività fisica e che riducono il sovrappeso». Sono positivi infatti i risultati dei progetti per la salute che la Regione mette in campo da vari anni, presentati oggi nel convegno “Guadagnare salute in Toscana”, tenutosi nell'auditorium Sant’Apollonia. «La Regione ha messo in campo diversi progetti per informare su stili di vita e alimentazione, con la sinergia tra Asl, Comuni, Società della Salute e scuole –  ha aggiunto la Scaramuccia – Tra chi partecipa alle iniziative è calata la percentuale dei sedentari, l’abitudine al fumo, la predilezione per cibi “spazzatura”. Come agli inizi del Novecento sono state debellate molte malattie infettive grazie all’introduzione delle vaccinazioni, così oggi si può agire sulla prevenzione e sull’informazione sui corretti stili di vita per ridurre il rischio di alcune patologie».

Da un'indagine condotta dalla Regione nel 2010, nell'ambito del progetto “Okkio alla salute”, risulta che il 33% dei bambini toscani consuma la frutta 2-3 volte al giorno, il 30% meno di una volta al giorno o una nell'intera settimana; il consumo di frutta è maggiore (43%) nei bambini con mamme con titolo di studio più elevato. Quanto alla verdura, il 20% dei bambini la mangia 2-3 volte al giorno, il 47% meno di una volta al giorno.  Il progetto regionale “E… vai con la frutta” ha contribuito a diffondere in questi anni il consumo di frutta e verdura tra alunni delle scuole primarie e secondarie, sia con la distribuzione nelle classi del libretto ”A regolo d’arte”, scritto da Donatella Lippi, che in 77 pagine, con giochi, ricette e illustrazioni insegna ai bambini la stagionalità dei cibi, sia con l’introduzione in alcune scuole di distributori automatici di mini porzioni di frutta.

Per quanto riguarda invece l'attività fisica, dal rapporto 2010  “Passi”', risulta che il 28% dei toscani è completamente sedentario. Ecco allora il progetto “Stretching in classe”, che ha introdotto in alcune scuole di Pistoia, Prato ed Empoli la consuetudine di fare 10 minuti di stretching tra una lezione e l’altra. Per quanto riguarda invece il fumo, anche in Toscana si tratta di un’abitudine ancora troppo diffusa tra i giovani. Con “Scuola libera dal fumo” l’istituto Sandro Pertini di Vernio, in provincia di Prato, si è dotato per la prima volta di un regolamento interno che ha esteso il divieto di fumare anche all’esterno della scuola. L’esempio sarà presto seguito da altri istituti. «Da 10 anni stiamo controllando i diversi stili di vita della popolazione – ha concluso l’assessore – Mangiare bene, fare attività fisica, non fumare e bere con moderazione sono regole semplici che vengono applicate di più da famiglie che appartengono a un ceto sociale più elevato, anche perché con la crisi, adottare stili di vita corretti spesso presenta maggiori vincoli economici. Diventa allora importante che le istituzioni, Asl, Comuni e Regione, lavorino assieme per incidere sui comportamenti di vita scorretti».
 

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