François Cluzet si racconta: “un mitomane infantile” giunto tardi al successo

A France Odeon l’attore ha ricevuto il “Premio Foglia d’Oro Manetti-Battiloro d’onore”

Con la proiezione di “La petite” di Guillaume Nicloux e la cerimonia di premiazione dei film vincitori si conclude la 15° edizione di France Odeon 2023 al Cinema La Compagnia, che ha accolto un’ospite straordinario come François Cluzet, l’attore di “Quasi Amici”, grande interprete del cinema francese, a Firenze per presentare il suo ultimo film “Un métier sérieux” di Thomas Lilti, fuori concorso. 

Dopo la commedia di successo “Quasi Amici”, dove François Cluzet harecitato il ruolo del tetraplegico Philippe accanto a Omar Sy, alla kermesse fiorentina di France Odeon presenta il lungometraggio “Un métier sérieux” dove veste i panni di un insegnante di una banlieu parigina assalito da mille dubbi sul suo ruolo e sui rapporti con gli studenti.

In un piacevole incontro all’Hotel Westin Excelsior nella prima mattinata fiorentina di novembre l’attore ha incontrato la stampa parlando di sé, della sua infanzia, del suo mestiere costellato di oltre 100 film tra cinema e televisione, premiato con numerosi riconoscimenti e del successo arrivato in ritardo che fortunatamente non lo ha cambiato.

La sua infanzia, all’interno di una famiglia molto complicata, soffrendo probabilmente di mancanza di affetto. Si avvicina al teatro all’età di tredici anni, vedendo Jacques Brel nell’Homme de la Mancha. Lì capisce la sua vera aspirazione. Una decisione che lo porta successivamente a frequentare un corso e iniziare la carriera. Recitare era facile per lui. Aveva iniziato presto a fingere situazioni e personaggi. Un mitomane infantile. Come il padre del resto che faceva l’edicolante ma simulava di essere medico, o che la moglie non lo avesse lasciato. Quando il giovane Cluzet era solo nell’edicola del padre faceva finta di essere zoppo oppure ubriaco. A diciassette anni decise di lasciare gli studi. Tra la possibilità di fare il pugile o l’attore sceglie la seconda opzione.

La sua carriera, costellata da lavori con registi come Chabrol e Tavernier, è iniziata con dei bravi artisti e con le sue doti naturali di calarsi nei vari ruoli e il fisico giusto è arrivato anche il successo. Tardivamente ma questo gli ha permesso di non cedere alla gloria e alle illusioni.

Parla anche del film “Quasi amici”, di come ha familiarizzato in solitudine con la sedia a rotelle e come si è concentrato nel ruolo di tetraplegico pensando di aver avuto un incidente di moto. Lui ama molto viaggiare in moto e per tutto il film ha immaginato di essere bloccato a causa di un incidente motociclistico.

A France Odeon 2023 François Cluzet ha ricevuto il premio speciale, “Premio Foglia d’Oro Manetti-Battiloro d’onore”, attribuitogli  dall’organizzazione per la sua lunga carriera di successo. 

In foto: Cluzet in una scena del film “Un metier serieux” 0845 © les Films du Parc Manin

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