Parigi – La maggioranza dei francesi boccia il governo per come sta gestendo finora l’epidemia del coronavirus. Secondo un sondaggio pubblicato stasera dal quotidiano “Le Figaro” il 55% degli interpellati ritiene che il governo non si è reso conto della gravità della situazione e il 79% che non sappia dove stia andando.
Una settimana fa erano al 55% invece quelli che ritenevano che stesse lottando efficacemente contro il virus. Un altro sondaggio indica che per il 73% il paese non è preparato a far fronte all’epidemia e l’87% sono preoccupate per la propagazione del virus.
Il forte calo di fiducia è probabilmente legato soprattutto alla mancanza delle maschere, non solo per i privati cittadini ma anche per il personale sanitario. Una “pecca” ritenuta imperdonabile e simbolo dell’impreparazione delle autorità a gestire la crisi. Anche il limitato numero di test, dovuto anche alla mancanza di tamponi, continua a suscitare critiche e polemiche. Il governo è anche sul banco degli accusati per i suoi messaggi ritenuti contraddittori, come quello di chiudere bar, ristoranti e tutte le attività non indispensabili e invece invitare a votare alle elezioni municipali.
O incitare ad attività fisica e chiudere via via tutti gli spazi pubblici. Le critiche all’operato governativo si è già tradotto in cinque denunce di privati ed associazioni contro ministri accusati di omicidio involontario. Sul banco degli accusati figurano il primo ministro Edouard Philippe, il ministro della sanità Olivier Veran e l’ex capo del dicastero della salute Agnès Buzyn. Non il presidente Emmanuel Macron che oggi è andato a Mulhouse, primo epicentro in Francia dell’epidemia dove il virus continua a mostrarsi particolarmente tenace.
Il governo comunque non si è ancora pronunciata sulla durata dell’isolamento generale. Il consiglio scientifico aveva indicato ieri che a suo avviso era indispensabile portarlo dalle due settimane previste a sei, ma bisognerà attendere i prossimi giorni quale sarà la decisione pubblica. Il governo ha intanto annunciata la creazione di una cellula di soccorso psicologico per chi dovesse vivere con difficoltà l’isolamento.
Mentre l’epidemia prosegue la sua curva ascendente ( in 24 ore sono morte 1.331 persone (+231) per 25.233 casi di contagio) decine di persone continuano a fare la fila all’ospedale La Timone di Marsiglia che ha tamponi per tutti e curare i contagiati con la clorochina nonostante il corpo medico continui ad essere diviso sull’efficacia di questo antimalarico nella cura del coronavirus.
L’arresto delle attività e il forte calo del traffico con i trasporti pubblici con frequenza ridottissima (l’aeroporto parigino di Orly è stato chiuso oggi per mancanza di voli) ha già fatto sentire i suoi benefici con una qualità dell’aria che dal 17 marzo è migliorata del 30%.