Firenze – Quarta ed ultima giornata di France Odeon, domenica 22 ottobre al cinema La Compagnia, con la cerimonia di premiazione (ore 19.30) e consegna dei Premi “Foglia d’oro” Manetti Battiloro, i trofei di cristallo nei quali è racchiusa la preziosa foglia d’oro Manetti Battiloro. Il vincitore sarà decretato dal una giuria tutta al femminile composta da Francesca Archibugi (regista), Concita De Gregorio (giornalista e regista),Valentina Bellè (attrice).
A decidere altri due premi saranno il pubblico, attraverso la votazione alla fine di ogni proiezione e una giuria composta da sette studenti della scuola media superiore, coordinati da Alain Bichon. Le proiezioni del pomeriggio cominciano alle ore 15 con il film “Petit Paysan” di Hubert Charuel, primo lungometraggio del regista, a metà tra un film drammatico e un thriller: per il protagonista Pierre (Swann Arlaud), giovane allevatore che ha ripreso l’attività dei genitori, si pongono insolubili questioni etiche legate al devastante abuso che la nostra società post-industriale ha compiuto e compie ai danni della natura. Quando apprende che in Francia si sta diffondendo un’epidemia di “mucca pazza ” e centinaia di capi saranno abbattuti cerca di fare qualsiasi cosa pur di salvare i suoi animali e il suo lavoro. Ospite il distributore Lidia Genchi.
Al termine della proiezione dibattito sul tema del degrado dell’ecosistema, dal titolo “La natura profanata”, al quale intervengono Giannozzo Pucci (giornalista e ecologista), Gloria Germani (filosofa e scrittrice) e Marco Luceri (critico cinematografico).
Alle 17.15 “Django”, di Etienne Comar, film di apertura del Festival di Berlino, è un biopic musicale di uno dei musicisti jazz più apprezzati di sempre. Django racconta un momento particolare della vita di DjangoReinhard. Nel 1943, i nazisti che occupano la Francia intensificano le persecuzioni nei confronti del popolo gitano, eppure il successo del chitarrista “manouche” è tale che gli stessi nazisti gli offrono una tournée in Germania per rallegrare il morale delle truppe in partenza per il fronte.
Chiude il festival, dopo la cerimonia di premiazione, il film fuori concorso “7 jours pas plus” di Hèctor Cabello Reyes. Rifacimento del fortunato El Chino, lungometraggio argentino del 2011, il film interpretato da Benoît Poelvoorde, è un esempio di remake che l’industria francese ha sottratto all’entertainment americano. La versione di Héctor Cabello Reyes mantiene la struttura del film originale, spostando l’azione nel nord della Francia.
Foto: al centro Brice Cauvin regsita di “L’arte della fuga”