Fotografia Europea resiste, rilancia contro gufi e critici

Giunta alla nona edizione, la kermesse ritorna con un programma più ricco e internazionale

946354_10151500321368673_760475052_nNonostante i venti di crisi, la campagna elettorale in corso e gli ultimi mesi di amministrazione “provvisoria”, ritorna Fotografia Europea per il nono anno consecutivo. Ricco il calendario di eventi illustrato dagli assessori Catellani e Spadoni nella splendida cornice della sinagoga di via dell’Aquila. Dedicata al tema “Vedere. Uno sguardo infinito” la nuova edizione del festival. Da sottolineare l’omaggio Luigi Ghirri: la mostra Pensare per immagini. Icone, Paesaggi, Architetture offre un ritratti a 360 gradi del grande fotografo reggiano tra scatti, menabò, libri, cartoline, copertine di dischi e riviste. Ma le iniziative che animeranno la settimana saranno davvero tante, alcune delle quali di notevole interesse artistico:tra le mostre più attese spiccano Sarah Moon, Herbert List, Adam Broomberg & Oliver Chanarin. Ospite d’eccezione l’agenzia Magnum Photos.

“Quello dal 2 al 4 maggio sarà un weekend di festa per la città e per la fotografia – ha detto l’assessore alla Cultura Giovanni Catellani – grazie a un festival che è diventato uno dei principali punti di riferimento a livello nazionale e internazionale. È l’edizione più bella, incentrata quest’anno sul tema del vedere – uno sguardo infinito, magistralmente affrontato da Luigi Ghirri, la cui mostra rappresenta uno degli appuntamenti fondamentali; ma le esposizioni importantissime sono anche altre”. Duplice, il dato politico evidenziato da Catellani: la crescita di questa iniziativa “dal punto di vista della partecipazione: Fotografia Europea è nata con l’intento di portare in città il meglio della fotografia internazionale, è così è stato, ma è anche stata in grado di coinvolgere tantissimi cittadini nel circuito Off, a dimostrazione che la fotografia è uno strumento molto democratico che appassiona tutti e permette a tutti di esprimere la propria creatività”. E ancora: “C’è poi la questione di carattere economico. A fronte di una spesa di circa 650mila euro, affrontata per metà dal Comune e per metà da collaboratori e sponsor, l’indotto per il territorio ha raggiunto almeno i due milioni di euro. I visitatori sono stati circa 70mila, le presenze in città hanno toccato quota 180mila nel 2013. Questo a dimostrazione del fatto che la cultura può diventare motore di sviluppo economico per la città. Fotografia Europea, che sono molto contento di aver organizzato, ha evidenziato che Reggio e i reggiani hanno tanto da esprimere”.

L’inaugurazione – in concomitanza con l’avvio di Fotografia Europea – del nuovo museo di palazzo San Francesco, è stato ricordato dall’assessore ai Progetti Speciali Mimmo Spadoni, che ha poi messo in luce uno dei punti di forza del festival: “Due anni dopo la nascita di Facebook e lo stesso anno di Twitter, in un’epoca di affermazione dei social network che fanno sì che in Rete ci siano 250 miliardi di immagini, Fotografia Europea è stata comunque capace di intercettare un bisogno di espressione e di diventare uno dei tratti distintivi della nostra cultura, a dimostrazione che lo spazio non è saturo”. Quest’anno la dimensione internazionale del festival è enfatizzata dalla presenza della storica agenzia fotografica Magnum, forte di un indiscusso prestigio in tutto il mondo: saranno proprio otto fotografi della Magnum a esporre nel nuovo spazio di via Secchi, per una mostra di grande importanza che Spadoni non ha mancato di citare. Tra le altre, l’assessore ha posto l’accento su Annarella benemerita soubrette / CCCP Fedeli alla Linea allestita nello Spazio Gerra, “una serie di immagini – ha detto l’assessore – che hanno anticipato modi in cui si è evoluta ed è cambiata la nostra società”.

L’intervento del direttore della Biblioteca Panizzi Giordano Gasparini ha posto l’accento sulla mostra di Luigi Ghirri, nata in collaborazione con il Comune e la Biblioteca Panizzi, presentata nel 2013 al Maxxi di Roma e curata da Francesca Fabiani, Laura Gasparini e Giuliano Sergio, che torna a Reggio Emilia in occasione di Fotografia Europea suddivisa nelle tre sezioni tematiche Icone, Paesaggi, Architetture dopo due tappe di grandissimo successo in Brasile. Gasparini ha anche evidenziato la possibilità di ammirare una selezione di opere acquisite dal Comune nelle otto edizioni di Fotografia Europea e ora esposte in Biblioteca, un patrimonio straordinario di oltre novecento opere.

Elisabetta Farioli, coordinatrice di Fotografia Europea, ha espresso la speranza che Fotografia Europea prosegua anche in futuro, “perché ha saputo negli anni suscitare tanto interesse e coinvolgere sempre più persone ed è riconosciuto oggi come il festival più importante in Italia”. Suo il compito di presentare alcune delle mostre che daranno lustro a questa edizione di Fotografia: dalla più volte citata Pensare per immagini di Luigi Ghirri alla grande retrospettiva di Herbert List, The Magical in Passing che ha visto l’impegno di Magnum Photos; dalla grande fotografa francese Sarah Moon all’anteprima mondiale Divine Violence di Adam Broomberg & Oliver Chanarin sul tema del conflitto; dalla talentuosa Silvia Camporesi con una serie di scatti su Pianosa alla mostra di cartoline finlandesi capaci di trasportare il visitatore nel mondo della fotografia di inizio XX secolo. Senza dimenticare i tanti eventi del weekend inaugurale – dai concerti ai workshop alle conferenze – “tesi a intercettare i diversi tipi di pubblico che arriveranno in città”. Appuntamento importante sabato 3 maggio alle 21 al teatro Valli: durante la serata si racconterà, con la proiezione di un video, la storia e i protagonisti dell’agenzia Magnum e interverranno relatori d’eccezione, tra cui François Hebel (direttore Les Rencontres d’Arles) e Mario Calabresi (direttore La Stampa).

Gli eventi da non perdere

Figura di spicco sulla scena fotografica del secondo Novecento più volte citata dai relatori, Luigi Ghirri, scomparso nel 1992, è destinato a suscitare notevole interesse tra il pubblico, anche e soprattutto alla luce della grande mostra, già reduce dal recentissimo successo in Brasile, intitolata Pensare per immagini. Trecento scatti, menabò, libri, copertine di dischi, cartoline e riviste, utili a fornire un articolato ritratto di Ghirri seguendo il filo delle opere racchiuse nelle tre sezioni tematiche Icone, Paesaggi e Architetture, per ripercorrere così le tappe della sua profonda ricerca artistica e del suo ruolo di illuminato animatore culturale degli anni Settanta e Ottanta del Novecento.

Ghirri non è l’unico fotografo di punta di Fotografia Europea, che aprirà ufficialmente i battenti dal 2 al 4 maggio 2014 per restare aperta fino al 15 giugno: un’altra mostra importante, che a Reggio Emilia sarà presentata in anteprima mondiale, è Divine Violence, estensione espositiva del volume Holy Bible di Adam Broomberg & Oliver Chanarin, incentrata sul tema del conflitto scandagliato utilizzando il rapporto tra parola e fotografia, a partire dalle annotazioni ritrovate su una Bibbia appartenuta a Bertolt Brecht. La coppia di artisti fotografi, oggi tra le più considerate a livello internazionale, ha setacciato le immagini dell’immenso Archive of Modern Conflict componendo un’opera che è al tempo stesso esplorazione della violenza e dell’assurdità della guerra attraverso i cliché della sua rappresentazione visiva.

Il libro fotografico è poi protagonista anche di un’altra esposizione, intitolata Senza meta. Il libro come pensiero fotografico e composta da sessanta volumi d’autore in cui affermati artisti ripropongono l’idea del libro come luogo ideale di deposito del pensiero fotografico.

Altro nome di grande prestigio è la francese Sarah Moon, tra le maggiori fotografe di moda contemporanee, che oggi rivolge la sua attenzione a numerosi altri temi, dall’evanescenza, all’incerto, allo scorrere del tempo. Un prestigio, il suo, arrivato e costantemente cresciuto dagli ultimi decenni del Novecento in poi. Il suo impegno per Fotografia Europea si concretizza in una grande mostra Alchimies che propone un viaggio attraverso i soggetti a lei più cari: nature morte, paesaggi, ritratti di animali o vegetali; scatti realizzati in circhi, zoo e musei di storia naturale, dall’Europa alla Cina fino alla Galerie de l’Evolution e al Jardin des Plantes di Parigi. L’artista sarà impegnata anche in una nuova produzione Journal de Voyage dedicata ai musei cittadini ed esposta a Palazzo San Francesco.

Quest’anno la manifestazione si caratterizza per la partecipazione di Magnum Photos, la famosa agenzia fotografica internazionale, fondata nel 1947 tra gli altri da Robert Capa e Henri Cartier-Bresson, protagonista di una ricca serie di iniziative. Innanzitutto della grande retrospettiva di Herbert List, The Magical in Passing (produzione Herbert List Estate e Magnum Photos in collaborazione con Fotografia Europea e Silvana Editoriale) presentata per la prima volta a Reggio Emilia  in occasione di Fotografia Europea, comprendente un centinaio di opere provenienti da Herbert List Estate. Poi della mostra collettiva No Place Like Home, in cui otto fotografi contemporanei della Magnum si confrontano con il tema dell’abitare. Alcuni dei fotografi presenti in mostra saranno protagonisti dei workshop che si terranno durante le giornate inaugurali.

Dedicata al vedere: uno sguardo infinito, Fotografia Europea 2014 offrirà al pubblico la possibilità di indagare sull’argomento seguendo più di un percorso: se Broomberg e Chanarin approfondiscono il ruolo del libro fotografico, la visione del presente e nel presente è focalizzata nelle esposizioni di Simone Bergantini e Massimiliano Tommaso Rezza; il tema della perdita è ben scandagliato dalle opere del progetto Speciale Diciottoventicinque, mentre l’elemento surrealista nella fotografia è centrale sia nel lavoro della Moon che nella mostra intitolata non a caso Surreal Illusionism e composta da una selezione di circa 300 cartoline fotografiche ricche di fantasia, dive glamour e ironia, capaci di trasportare gli spettatori nell’affascinante epoca d’oro della fotografia degli inizi del XX secolo agli esordi della storia della moderna arte fotografica. La componente surrealista è presente anche nei lavori di Silvia Camporesi, Paolo Simonazzi e Andrea Ferrari. La forlivese Camporesi nel contesto di una riflessione sui luoghi-fantasma dedica la sua nuova produzione all’isola di Pianosa che ha uno stretto legame con Reggio Emilia: al Museo Civico sono custodite infatti importanti testimonianze archeologiche di ogni epoca provenienti dal territorio di Pianosa.
Arricchisce la proposta espositiva un focus della collezione sull’industria della Fondazione MAST di Bologna con una personale dedicata al viennese Erich Lessing, famoso per avere documentato gli avvenimenti politici nell’Europa del dopoguerra e soprattutto gli eventi dei paesi comunisti che stavano nascendo in quel periodo.

Tra le collaborazioni del festival, inoltre, c’è l’affascinante ritratto – tra immagine e musica – del percorso artistico dei CCCP Fedeli alla linea e della loro “soubrette” Annarella. L’inedito cammino punk/emiliano/”filosovietico” del gruppo dei CCCP sarà al centro della mostra Annarella benemerita soubrette / CCCP Fedeli alla Linea in cui, prendendo spunto dall’omonimo libro fotografico edito da Quodlibet, il ruolo e la presenza dell’anima femminile del gruppo fornirà lo spunto per ripercorrere le orme della storica formazione rock reggiana.

Infine la kermesse propone la mostra La collezione di Fotografia Europea. Sguardi contemporanei, una selezione di opere tratte dalla Collezione Fotografia Europea conservata nella Fototeca della biblioteca Panizzi e forte dei lavori di quasi duecento fotografi che dal 2006 a oggi hanno magistralmente interpretato il tema delle diverse edizioni.

Come sempre, le giornate inaugurali accompagnano il vernissage delle mostre con una serie di incontri, conferenze, workshop e spettacoli, in cui gli artisti, i curatori e altri protagonisti del mondo della fotografia, della cultura e dell’arte si confrontano con il pubblico.

Momento d’eccezione sarà l’inaugurazione del nuovo museo di palazzo San Francesco, oggetto di un intervento di ristrutturazione firmato dall’architetto Italo Rota. In occasione dell’inaugurazione dei nuovi allestimenti della sede museale ideati dall’architetto Italo Rota, verrà esposta l’opera Alfabeto di Claudio Parmigiani. Creata dall’artista nel 1973, vide la collaborazione di Luigi Ghirri che scattò le 21 diapositive che ne costituiscono il corpus fotografico. L’opera trae spunto proprio dalle collezioni dei Musei Civici di Reggio Emilia per creare un cosmo-museo, un alfabeto visivo per gli occhi. Nei suoi lavori sono presenti immagini della storia dell’arte ben lontane dal concetto di citazione; perché a Parmiggiani, come lui stesso afferma, interessa “il frammento inteso come reliquia, come emblema, come lettera di alfabeti perduti e parola sottratte alla distruzione.”

Sarà un weekend che coinvolge l’intero territorio di Reggio Emilia e della provincia, anche attraverso gli appuntamenti del circuito Off, il programma collaterale di oltre duecento mostre, progetti e installazioni. Tra le tante iniziative ormai consolidate del festival, si rinnovano nel 2014 il progetto Giovane Fotografia Italiana#03 (curato da Daniele De Luigi e promosso con la rete GAI – Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani), le letture internazionali di Portfolio Europa (curate da Gigliola Foschi).

Sono confermate anche tutte le storiche location cittadine del Festival: Chiostri di San Pietro, Chiostri di San Domenico, Palazzo Casotti, Galleria Parmeggiani, Spazio Gerra, Sinagoga, Musei Civici, Biblioteca Panizzi.

Tutto le informazioni su www.fotografiaeuropea.it

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