Fondo Ue Fse: Toscana campione nella spesa

Firenze – A pochi mesi dalla chiusura, il programma operativo toscano del Fse 2007-2013, che contava su poco meno di 660 milioni di risorse per sette anni, si conferma come uno strumento importante per contrastare la disoccupazione e aumentare le opportunità di istruzione e formazione, soprattutto di donne e giovani.

Il programma, a fronte di circa 659 milioni di risorse programmate, registra impegni di spesa per oltre il 100 % (pari a euro 663 mln di euro) e pagamenti per l’85%, (560 mln di euro) Sono 62 mila i progetti finanziati a beneficio di quasi 400 mila personei, di cui più del 54% donne. La fascia di età da 15 a 29 anni raggiunge il 34,4% sul totale dei destinatari. A un anno dalla partecipazione ai tirocini finanziati, nell’ambito del progetto Giovanisì, con le risorse Por Fse, il 57,2% dei destinatari risulta occupato. Il contratto di lavoro prevalente risulta essere quello di apprendistato (44%), seguito dal contratto a tempo determinato (29,2%). Questi alcuni dei dati emersi nel corso dell’ultimo Comitato di sorveglianza, l’organismo che monitora l’andamento del programma del fondo europeo, ormai in dirittura d’arrivo.

Nella stessa seduta si è insediato anche il comitato di sorveglianza del nuovo Programma operativo Fse 2014-2020, che ha preso il via ufficialmente in questi mesi e che, come noto, è già partito anche grazie alle risorse che la regione ha anticipato. Il nuovo programma Fse 2014-20 prevede risorse per 732 milioni in sette anni, quasi 100 milioni in più rispetto al precedente periodo. L’assessore alle attività produttive credito e lavoro, presiedendo i lavori, ha ribadito come, più che mai in questa fase e per gli anni a venire, il Fondo sociale europeo sia una partita importante e come le risorse previste per la Toscana costituiscono una leva fondamentale per favorire lo sviluppo e l’occupazione e per investire sul capitale umano, qualificandolo.

La Toscana ha deciso di usare i fondi europei facendo precise scelte di campo, orientando interventi e risorse nei settori individuati come trainanti dello sviluppo. E‘ stato così per il programma 2007-13 e ancora di più lo sarà per il prossimo periodo 2014-20. Il progetto Giovanisì è un esempio della decisione di concentrarsi sui giovani, punto debole del mercato del lavoro, in Toscana come nel resto del paese. Il focus sugli esiti occupazionali dei tirocini finanziati dal Por Fse fra l’aprile 2012 e l’ottobre 2013, ha permesso di evidenziare, oltre all’efficacia della misura, anche il ruolo centrale dei servizi per l’impiego. Il 54% dei circa 5 mila tirocinanti presi in considerazione dallo studio aveva meno di 25 anni, con una leggera prevalenza femminile. Quanto al settore di impiego dei tirocinanti, la parte del le one la fa il manifatturiero, seguita dal commercio, all’ingrosso e al dettaglio.

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