Firenze – Bandi a fine luglio e conclusione della prima fase delle gare entro dicembre, per chiudere la seconda a febbraio marzo 2015. Tira un vento decisionista anche in Regione Toscana che soffia sull’avvio operativo dei Fondi strutturali del ciclo 2014 – 2020. Si parte dunque il 30 di questo mese con bandi per la distribuzione di 250 dei 792 milioni previsto per il sistema industriale toscano, il 72% del quale per il sostegno agli investimenti delle imprese.
C’è anche un vento di semplificazione nelle procedure e nella valutazioni dei progetti, come ha spiegato oggi Albino Caporale, coordinatore della Giunta regionale per l’area industria e innovazione, a una folta platea di imprenditori chiamati da Confindustria Toscana a un seminario sui Fondi europei destinati all’industria.
Criteri, capitoli e linee direttive sono ormai chiare (anche se si attendono ancora le contro deduzioni di Bruxelles all’Accordo di partenariato) e sono quelli sviluppati dal ministro della Coesione territoriale del Governo Letta, Carlo Trigilia. Per la prima volta le risorse sono concentrate per evitare dispersioni, sprechi e ritardi e questo permette una maggiore efficacia degli interventi, soprattutto per quanto riguarda il sostegno alla ricerca e all’innovazione, settore prioritario dei finanziamenti europei e chiave di volta di ogni possibile ripresa economica.
Tre sono i capitoli di questi primi bandi per le aziende toscane: l’innovazione e la ricerca, il sostegno all’export e il sostegno all’accesso al credito. E tre sono anche le linee previste per il primo capitolo: finanziamento progetti fra 3 e i 10 milioni anche per le grandi imprese; finanziamento progetti delle Pmi fino a 3 milioni (a gennaio ci sarà un bando anche per la micro innovazione); ci saranno anche 7 milioni per l’innovazione nel settore del turismo e del commercio.
Le procedure per l’assegnazione delle risorse saranno distinte in due fasi. Nella prima le imprese dovranno presentare domande con una modulistica molto semplice illustrando la loro idea e il loro progetto, soprattutto la fattibilità e il mercato di riferimento. Se il progetto è buono passa alla progettazione esecutiva: il tutto entro la fine dell’anno: “La direzione e la dimensione del mercato è un elemento fondamentale nella valutazione della commissione tecnica”, ha sottolineato Caporale.
I tassi di cofinanziamento per la ricerca e lo sviluppo saranno ridotti, mentre il sistema delle garanzie pubblico e privato faciliterà l’accesso al credito. Caporale ha ricordato che dal 2008 a oggi la Toscana ha destinato 420 milioni per il sostegno a progetti per ricerca, sviluppo e innovazione e 250 milioni per il sostegno al credito.
La Regione destinerà 160 milioni a completare la banda larga e quella ultra larga per la quale è in preparazione un piano straordinario nazionale e 130 milioni per gli investimenti delle imprese nel settore del risparmio energetico per gli edifici e le infrastrutture (bandi a gennaio 2015). A fine anno arriverà anche il bando per il sostegno all’export.
L’ultima promessa di palazzo Sacrati Strozzi è stata molto gradita dagli imprenditori presenti: graduatorie a 120 giorni e liquidazione a 45 giorni (a fronte però di rendiconti certificati da revisori).