Firenze – Oggi, lunedì 21 marzo, alle 17, dal Centro*PonteaGreve è partito un tir con medicine, vestiti e cibo per gli sfollati che si trovano in Polonia, ai confini con l’Ucraina, luogo di arrivo delle persone che scappano dalla guerra. L’iniziativa è della Fondazione Il Cuore si scioglie, in collaborazione con l’Elemosiniere di Papa Francesco, Cardinale Konrad Krajewsky, che ha richiesto un supporto per la prima accoglienza dei profughi dopo aver passato alcuni giorni al confine come inviato di Papa Francesco.
Nel bilico si trovano 32 pedane di medicine, vestiti, giocattoli, cibo non deperibile e articoli per l’igiene della persona, tutti prodotti indispensabili nelle situazioni precarie in cui i profughi vengono a trovarsi spesso dopo lunghissimi e pericolosissimi spostamenti in fuga dalle città ucraine, lasciandosi dietro morte e distruzione, alcune volte senza certezze sulla destinazione finale del viaggio.
I materiali di prima necessità donati dalla Fondazione Il Cuore si scioglie, per le necessità indicate esplicitamente dal Cardinale Krajewsky per le centinaia di migliaia di persone che scappano dalla guerra, verranno gestiti dalla Caritas diocesana in Polonia.
La collaborazione fra Fondazione Il Cuore si scioglie e l’Elemosiniere di Papa Francesco nasce nel 2020 con la donazione di alcuni carichi di pasta, olio, pomodoro, latte, tonno e fagioli, oltre a decine di coperte, destinate alle persone senza fissa dimora, a cui hanno fatto seguito le raccolte alimentari nella Capitale, secondo una formula già sperimentata in Toscana, che mette al centro la solidarietà fra le persone e dà spazio alla generosità di chi si reca a fare la spesa e decide di fare un atto altruista come donare cibo a chi non ha i mezzi per acquistarlo.
“L’invio del bilico in Polonia è un modo concreto per la Fondazione Il Cuore si scioglie per essere vicina ai più fragili, a chi in questo momento arriva stremato nei campi di accoglienza, alla ricerca di un letto e di un pasto caldo – fanno sapere dalla Fondazione Il Cuore si scioglie – non possiamo rimanere indifferenti al grido di aiuto che si leva dall’est Europa e grazie alla collaborazione con l’Elemosiniere di Papa Francesco e alle sue indicazioni speriamo di aiutare chi scappa a ritrovare un minimo di normalità”.