Fondazione Caponnetto, infranta la lapide che ricorda il giudice

Il presidente Calleri: “Necessario riprendere il controllo del territorio”

Firenze – Spaccata la lapide che commemora il giudice Antonino Caponnetto nel giardino omonimo. Spaccata per il lungo , divisa in due sia pure con taglio irregolare. Tutto fa pensare a un colpo deciso, inferto magari con un oggetto pesante, una spranga di ferro, forse.

Insomma, un attacco che sembrerebbe mirato. La tipologia del colpo potrebbe adombrare almeno tre ipotesi. Il gesto di un vandalo, forse al momento la meno probabile, vista la “pulizia” della spaccata; la rivalsa di una delle gang più volte segnalate dalla Fondazione, resisi protagoniste di vari atti vandalici e aggressioni; infine, l’ipotesi più inquietante, un gesto simbolico e di avvertimento della criminalità organizzata. Nessuna ipotesi esclusa, ma neanche avallata, dagli inquirenti che mantengono uno stretto riserbo.

“La situazione negli ultimi mesi è peggiorata in modo repentino; si sono registrati episodi di pestaggio con regolamenti di conti oltre a molestie sessuali – è il commento di Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto – il giardino Caponnetto non merita questo. È necessario riprendere il controllo del territorio. La Fondazione Antonino Caponnetto non tollererà in alcun modo tale situazione e chiede alle istituzioni di intervenire prontamente”.

” Firenze è profondamente legata alla memoria di Antonino Caponnetto , il giudice istruttore che contrastò con impegno la mafia, avendo come collaboratori Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – interviene Valdo Spini, presidente onorario dell’Associazione delle istituzioni culturali italiane – Esprimo tutta la mia ferma riprovazione per il gesto vandalico qualunque siano i motivi che l’abbiano ispirato”.

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