Firenze – Poche, stringate parole, e una promessa indissolubile. Così Salvatore Calleri , Presidente dell’omonima Fondazione, ricorda la nascita del giudice Caponnetto, avvenuta il 5 settembre 1920 a Caltanissetta, capo ed ideatore de pool antimafia
“Come ricordarlo oggi? Lo si può ricordare combattendo contro la mafia con una lotta alla mafia del giorno prima, ossia analizzarla per colpirla. Lo si può ricordare mettendosi al fianco senza alcun tentennamento dei due preti coraggiosi, Don Patricello e Don Coluccia oggi sotto attacco perché operano in contesti sociali e criminali difficili. Lo si può ricordare coniugando la legalità alla giustizia sociale. Lo si può ricordare difendendo le norme antimafia. Lo si può ricordare abbracciato a Nonna Betta recentemente scomparsa. È nostra intenzione farlo”.