Firenze – Il presidente della Fondazione Antonino Caponnetto Salvatore Calleri in occasione degli anniversari della strage di Capaci e di via dei Georgofili ha lanciato l’allarme sul riciclaggio a Firenze e nelle cosiddette ex isole felici indicando un modo per provare a riconoscere i mafiosi
23 maggio (anniversario Capaci) e 27 maggio (anniversario Georgofili).Come ricordare le vittime oltre ovviamente ad onorarne quotidianamente la memoria?
Parlando di come la mafia occupa i territori ex isole felici.
Vale per Firenze ma pure per tutte le città principali del centro nord.
Complice la crisi, il riciclaggio criminale e mafioso oramai ha invaso l’economia tant’è che in città come Firenze il 70 – 80% di nuove aperture sono da considerarsi a rischio.
Occorre imparare quindi a riconoscere i mafiosi.
Come riconoscere i mafiosi?
Quando un soggetto imprenditoriale acquisisce una attività bisogna porsi 5 domande.
• Chi è? Non bisogna vergognarsi o esser timidi se si vuol capire con chi si ha a che fare. Se una persona magari è pure reticente.
• Cosa fa? Il mestiere scelto di chi dal nulla compare in un territorio può essere significativo, soprattutto se rientra in alcune tipologie di attività dietro cui spesso si nascondono gli interessi della criminalità mafiosa (alberghi, compro oro, ristorazione, bar e così via).
• Da dove prende i soldi? In molte città chi prende determinati locali in affitto e impiega mesi prima di aprire, oppure chi paga affitti spropositati in zone prestigiose e non ha clienti, è in odore di riciclaggio.
• Da dove viene? Il luogo di provenienza è pure importante. Se un individuo viene da zone ad alta densità mafiosa potremmo essere di fronte a tre tipologie: 1) potrebbe trattarsi di qualcuno onesto e in fuga, che si allontana da un territorio che non offre alcuna opportunità oppure solo guai a chi è onesto, costringendolo sotto la cappa pesante della mafia; 2) oppure un mafioso da annoverare tra i cosiddetti perdenti in qualche faida;
3) oppure qualcuno che investe i soldi dei clan.
• Di chi si circonda? In alcuni casi, seppure non sempre, i soggetti
mafiosi in gita da altre parti non perdono le loro abitudini, e ciò via via li rende visibili ad occhi attenti.
In questo modo è possibile riconoscere i soggetti a rischio e star loro lontani.
Con la mafia non si può convivere. Mai!”.