“Foglie d’acanto e bottoni d’oro”, imparare la miniatura medievale nel Duomo di Siena

Siena – In Italia sono in  pochi a conoscere e a insegnare l’arte della miniatura. Tra questi il toscano Francesco Mori, originario di Grosseto. Pittore, incisore, calligrafo e miniatore si laurea nel 2001 in Storia dell’Arte Medievale all’Università di Siena conseguendo il dottorato di ricerca sotto la guida del Prof. Luciano Bellosi, in seguito perfeziona la conoscenza delle tecniche pittoriche e del disegno e seguendo l’antica passione ha condotto una ricerca sulle tecniche, i materiali e gli stili della miniatura medievale.

Il suo rapporto personale con  alcuni dei maestri calligrafi italiani ed europei come Anna Ronchi, Klaus Peter Schaffel  e Ivano Ziggiotti gli ha permesso di approfondire questioni stilistiche e tecniche legate alla realizzazione del manoscritto miniato e alla produzione dei pigmenti tradizionali. E’ nel 2006 che riceve l’incarico di dipingere una riproduzione della vetrata realizzata nel 1288 da Duccio di Buoninsegna per l’oculo absidale della cattedrale di Siena, destinato poi a sostituire l’originale che si trova conservato al Museo dell’Opera di Siena.

Sarà proprio lui a tenere il corso teorico pratico sulle tecniche e lo stile della miniatura medievale dal titolo : “ Foglie d’acanto e bottoni d’oro. Tecniche e stili della miniatura medievale” che si terrà nei giorni del 9,10, 11 febbraio in uno scenario unico al mondo, la Libreria Piccolomini, all’interno del Duomo di Siena. Una iniziativa con la quale l’Opera della Metropolitana di Siena intende ricordare l’attività didattica che alla fine dell’Ottocento era svolta nelle Scuole dell’Opera.

Seguendo le tracce dei famosi manuali dell’epoca, come il “De arte illuminandi” e altri ricettari medievali,  come il “Teofilo, “Mappae clavicula”, saranno eseguiti tutti i passaggi necessari alla realizzazione di una miniatura su pergamena. Queste le fasi del corso : Disegno dei modelli con punta di piombo su pergamena animale, ripasso del disegno con inchiostro ferro-gallico, stesura dei pigmenti minerali che costituiscono la base della miniatura, ombreggiatura della “base” con succhi vegetali, stesura delle luci con colori minerali artificiali.

Caratterizzata dalla tecnica dei tre strati, la miniatura medievale aveva inizio con la stesura della “base”, quasi sempre un pigmento di origine naturale, successivamente venivano stesi dei succhi di origine vegetale che coloravano lo strato in corrispondenza delle ombre, l’ultima mano di solito era un minerale di sintesi derivato dal piombo, biacca, giallo di piombo e minio, che veniva stesa dove si intendeva rilevare i punti in luce.

La straordinarietà del corso è che si svolgerà proprio all’interno della Libreria Piccolomini  a contatto con i manoscritti originali e ad essere riprodotte saranno alcune miniature tratte dalle decorazioni che bordano i corali che qui sono conservati.

All’interno del corso non mancherà anche una parte teorica per la descrizione della natura e dei processi di produzione dei principali colori usati dai miniatori, attraverso documentazioni filmate. Rivolto sia ad esperti che a principianti che intendono coniugare le conoscenze teoriche a una ricostruzione filologica dei materiali e delle forme della miniatura, il corso ha un costo di 75 euro a persona, quota in cui sono compresi la pergamena su cui eseguire la miniatura, due foglie d’oro zecchino a decalco, pigmenti a guazzo, mentre altri materiali sono a carico dei corsisti. Per maggiori informazioni e iscrizioni : 0577/286300 e opasiena@operalaboratori.com.

 

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