Rimini, Firenze e Venezia. È questo il podio italiano delle migliori province italiane dove poter spendere e viene speso il tempo libero secondo il Sole 24 ore. Una graduatoria stilata sulla base di 12 criteri e che vede invece Bologna fuori dalla top ten: è al 25esimo posto, dietro alle altre province romagnole che si piazzano tutte tra le prime 20, con Forlì-Cesena 12esima e Ravenna 19esima. Ottimo risultato quindi per Rimini, con la truppa emiliano-romagnola tutta distribuita in 55 posizioni sulle 107 totali: Ferrara (26esima) tallona Bologna, Parma 40esima, Piacenza 42esima, Modena 53esima e Reggio Emilia 55esima che chiude la classifica regionale.
I criteri sono stati divisi in tre macro aree: attrattività, servizi e offerta culturale. Nell’attrattività L’Emilia-Romagna piazza Rimini (2), Ravenna (4) e Bologna (6) nelle prime dieci per spesa pro capite in tutti gli spettacoli; nel rapporto tra arrivi e presenze invece non c’è nessuna provincia della regione tra le prime dieci e nemmeno nella ricettività legata alla natura, misurata con la presenza di agriturismi ogni 1000 chilometri quadrati. Per quanto riguarda la densità turistica Rimini è invece prima in assoluto: si tratta del rapporto tra le presenze per chilometro quadrato.
Nell’ambito servizi solo Rimini salva la faccia: è ottava nell’offerta di ristoranti e bar, calcolati per numero ogni 100 mila abitanti. Il capoluogo romagnolo è quarto per numero di librerie ogni 100 mila abitanti. In queste due voci nessuna delle altre emiliano-romagnole è presente.
Nell’ambito dell’offerta culturale Bologna piazza un settimo posto per numero di mostre ed esposizioni ogni 1.000 abitanti. Per numero di spettacoli ogni mille abitanti invece solo Rimini è nell top ten (10), nel numero di spettacoli al teatro invece Rimini è sesta e ottava è invece Bologna. Nei concerti Bologna è invece quinta. Infine per spesa in cinema e teatro (dati in euro pro capite) Bologna è sesta e Rimini è decima.
A sorprendere è in particolare il 100esimo posto di Bologna nella permanenza media. Il criterio assegna alle Due Torri un punteggio alquanto basso evidentemente perché nonostante il numero di turisti cresciuto negli ultimi anni, permane un concetto turistico «mordi e fuggi». Seguendo infatti questo criterio viene premiato chi ha anche minori arrivi ma più prolungati: infatti a primeggiare è la provincia di Crotone, dove evidentemente gli affitti prolungati legati al mare la fanno da padrone.
(Corriere online)