Negli atti del boom edilizio della zona di Mancasale tra il 2006 ed il 2012 (rimasto per lo più lettera morta) c’è la firma di Maria Sergio. Si tratta del pugno urbanistico Tu-2 che riguarda la creazione di case e negozi nella striscia di terra che va da via Gramsci a via Morandi, passata di mano nel 2008 dalla famiglia Lasagni alla Sorgente srl.
Tutto nella norma quindi se non fosse che la massima dirigente dell’urbanistica del comune di Reggio nel periodo 2005-2013 – nonché moglie dell’attuale sindaco Luca Vecchi, all’epoca dei fatti capogruppo in consiglio del Pd – è parente dei titolari della Itacef, società di Giuseppe e Raffaele Turrà, suoi zii, che nella Sorgente srl – ora in liquidazione – aveva prima il l 50%, scendendo col passare del tempo al 25 per cento.
Siamo alle solite, nulla di illegale ma si apre il consueto capitolo delle opportunità, che lo opposizioni non si lasciano certo sfuggire: «Si tratta di una cosa lecita ma non opportuna visti i rapporti di parentela» dice Norberto Vaccari, capogruppo del Movimento 5 stelle in consiglio comunale a Reggio Emilia: «Su vicende come queste chiediamo la massima trasparenza da parte della macchina amministrativa».
L’anno dicevamo è il 2007 ed il piano viene autorizzato con la firma della Sergio su una determinazione dirigenziale ma lei stessa si astiene quando ci sarebbe da dare un successivo parere ad un’altra delibera relativa al progetto firmata invece da Massimo Magnani, sempre dirigente del settore e cugino dell’allora sindaco Graziano Delrio. Vecchi non votò il piano astenendosi durante la seduta.
«Politicamente questa vicenda mostra la necessità di totale trasparenza, non solo su di un potenziale conflitto d’interessi nel caso in questione, ma anche sulla vicenda della casa comprata al grezzo a Masone per la quale non sono mai stati mostrati fatture e relativi pagamenti» aggiunge Cinzia Rubertelli, consigliere di minoranza in Sala del Tricolore a capo di Alleanza Civica.
Immediata la replica dell’amministrazione comunale di Reggio:
Il piano denominato Tu-2 di Mancasale è rispettoso delle leggi.
Esso è stato approvato seguendo le norme e gli atti per l’approvazione – compresi i pareri di competenza e il parere di regolarità tecnica – sono a firma dell’architetto Massimo Magnani, direttore d’Area del Comune.
Nondimeno, non essendo stato dato seguito all’iter con la stipula della convenzione urbanistica, il Piano Tu-2 di Mancasale non è stato attuato.