Firenze –Firmato il Contratto regionale degli edili Confapi Piccole e Medie Imprese che interessa circa 2000 lavoratori toscani. Nella sostanza l’accordo riconosce un premio mensile a tutti i lavoratori del settore (in media di circa 27 Euro) con l’importante principio dell’ultrattività rispetto alla vigenza contrattuale (in sostanza non scade fino a firma di un altro contratto).
Previsti poi l’aumento delle indennità di mensa e trasporto, 2 giorni di congedo per il padre in occasione della nascita del figlio in più rispetto a quanto già previsto dalla legge. Inoltre, per tutti coloro che sono iscritti alla CERT (Cassa Edile Regionale Toscana), saranno inserite ulteriori prestazioni extracontrattuali come rimborso delle rette degli asili nido, prestazioni sanitarie anche per i familiari a carico, contributo partecipazione ai corsi di formazione professionalizzanti per disoccupati e cassintegrati attraverso la Borsa Lavoro, formazione e sicurezza per le Partite IVA.
Quest’ultima importante iniziativa ha il duplice obiettivo dell’inclusione di forme di lavoro diverse dal lavoro dipendente da tutelare e del monitoraggio di un settore in cui l’utilizzo di molte forme di lavoro è spesso improprio o irregolare. Si rafforza poi la figura dell’RLST e si danno risposte alle imprese in termini di contribuzione.
I Segretari Generali di Fillea-CGIL, Filca-CISL e Feneal-UIL della Toscana (Giulia Bartoli, Ottavio De Luca ed Ernesto D’Anna) hanno espresso “soddisfazione” per la firma del Contratto regionale degli Edili Confapi Piccola e Media Impresa che interessa circa 2000 persone in Toscana.
“È il secondo contratto regionale che riusciamo a sottoscrivere – sostengono Bartoli, De Luca e D’Anna – abbiamo provato ad interpretare il settore e i suoi mutamenti anche attraverso il contratto e con questo determinato miglioramenti delle condizioni economiche e sociali dei lavoratori. Vorremmo che tutti i lavoratori toscani ricevano le stesse risposte, abbiamo dismostrato che è possibile trovare il giusto equilibrio tra il fondamentale ed imprescindibile sostegno i lavoratori e l’esigenza dell’impresa. Per questo non capiamo la rigidità di altre associazioni di settore. L’obiettivo raggiunto dimostra che quando i ‘corpi intermedi’ svolgono il loro ruolo di rappresentanza, focalizzando l’attenzione sulla realtà, quella del crollo del potere d’acquisto, quella dell’aumento della povertà e della disoccupazione, quella della necessità di qualificare il sistema combattendo illegalità ed evasione, rafforzando gli interventi sulla sicurezza, non concentrandosi esclusivamente sulla riduzione dei costi pur non dimenticando le condizioni in cui versa il settore da anni nel più totale abbandono delle istituzioni, riescono ad essere determinanti a conferma dell’importanza che rivestono. Chi oggi vuole abbandonare la propria missione giustifica chi attacca il nostro ruolo e la nostra importante capacità di tutela collettiva”.