Firenze – Lungo e per il momento costruttivo l’incontro fra le categorie economiche e il Comune di Firenze, rappresentato dagli assessori Giorgetti e Del Re sulla spinosa questione dell’allungamento della Ztl, contro il quale si sono schierati commercianti e artigiani. Tuttavia, secondo le delegazioni che hanno partecipato all’incontro, bisognerà aspettare l’esito della riunione della Giunta che avverrà domani sabato 6 maggio prima di poter dire che si è vicini a un accordo.
Renzo Nibbi, coordinatore mobilità per Confartigianato Imprese Firenze, ha parlato di “un confronto civilissimo e molto costruttivo nel corso del quale i vertici di Palazzo Vecchio hanno meglio compreso la portata delle difficoltà che il provvedimento di Ztl no stop innescherà per le imprese e i rappresentanti dell’imprenditoria locale hanno meglio capito le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione comunale a questo passo”.
Gli artigiani condividono i motivi che stanno alla base della scelta di Palazzo Vecchio dall’incentivazione dell’uso dei mezzi pubblici, alla vivibilità dei residenti, passando per la lotta alla sosta selvaggia, sono tuttavia dell’opinione che il provvedimento prospettato dalla Giunta possa essere la soluzione dei problemi.
I rischi di una Ztl lunga così come prospettata sono troppo alti, affermano, in modo particolare per l’Oltrarno che rischia di pagare doppio: isolato, come il resto del centro, da una Ztl che si protrae interrottamente per 56 ore e mezzo (per di più nel fine settimana) e allontanato dalla frequentazione di fiorentini e turisti da un’ingente mole di lavori di riqualificazione stradale che si protrarranno per oltre un anno.
Per questo le categorie economiche chiedono di “ridefinire tutti insieme una Ztl definitiva, inserita nel quadro di ciò che Firenze sarà a lavori della tramvia conclusa” .
Sulla stessa lunghezza d’onda Santino Cannamela, Presidente Confesercenti città di Firenze,che he commentato a caldo: “Abbiamo confermato le nostre richieste tra le quali è imprescindibile la conferma di una finestra per gli accessi di prima serata, funzionali a ristorazione, aperitivi, cinema e teatri. Abbiamo altresì dato disponibilità per l’eventuale rimodulazione rispetto all’ampiezza oraria e al riposizionamento temporale, così da salvaguardare le attività del centro storico”.
Foto: Renzo Nibbi