Firenze -Venerdì 13 e sabato 14 marzo presso l’Arena Teatro Cinecittà (via pisana, 576, 50143 Firenze) si terrà lo spettacolo “La città dentro del Sig. Vieusseux” di Stefano Luci e con la partecipazione della Compagnia teatrale CiurmaStorta.
Il progetto di spettacolo teatrale su Firenze Capitale nasce dal manifesto del mercante di origine ginevrina Giovan Pietro Vieusseux; e perché pensare uno spettacolo di teatro proprio su Firenze? Forse perché Firenze ha un’esigenza profonda di dire…di trasmettere ancora oggi qualcosa d’importante, di universale e forse anche d’immensamente attraente?
La risposta viene da Vieusseux stesso, nel manifesto inaugurale: «I viaggiatori, per la maggior parte certamente istruiti, prolungano più che altrove il soggiorno in Firenze, detta, a ragione l’Atene d’Italia, ove il gran numero degli scienziati, le magnifiche biblioteche, i capi d’opera […] alimentano anch’oggi l’erudita curiosità del forestiero».
Leopardi e Manzoni erano frequentatori abituali del gabinetto scientifico, e tra gli abbonati alla sua rivista vi erano Stendhal, Schopenhauer e Dostoevskij. Questi saranno solo alcuni dei personaggi che animeranno le scene de “La città dentro del Sig.Vieusseux” facendo rivivere quel periodo, facendo di nuovo, nel 2015 respirare quell’aria…di grandezza…di NUOVO, quell’aria di NUOVO.
Uno spettacolo Romantico dove passioni, filosofie, idee, utopie, speranze risorgimentali e anarchiche si rincorreranno e si daranno battaglia tra un Palazzo Buondelmonti e un lungarno, il mercato fiorentino, e le piazze, tra le case e i continui cantieri, Porta al Prato, i Teatri e romanzi da scrivere in un gioco teatrale di parole, azioni e musica.
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Un Firenze viva, nascosta e segreta, inaccessibile come la pura bellezza; una Firenze in continua trasformazione per diventare capitale, non più solo della cultura ma anche della politica, capitale d’Italia! Oggi in un’epoca in cui i cambiamenti sono la Tramvia, il pedaggio per il centro, le zone pedonali, le agenzie per non fare la fila al Duomo, il turismo di un giorno “mordi e fuggi” , le movide per devastare di alcool giovani Erasmus disorientati e sciolti come cani, noi racconteremo un’altra storia, una storia vera, un altro turismo fatto di personaggi che hanno realmente pensato e vissuto una città, cambiandola radicalmente, sognandola profondamente. Tutto ciò esisterà ancora “ Anch’oggi “ ( come diceva G.P.Vieusseux ) grazie alla magia evocativa, alla potenza immaginifica dello strumento del Teatro.