Firenze – L’ordinanza è stata firmata ieri dalla vicesindaca Cristina Giachi, la donna di ferro della giunta Nardella (famosa per gli “appalti dell’infanzia” nelle scuole fiorentine) e si chiama “Piazze vivibili”. Si tratta di una ordinanza contingibile e urgente come previsto dal Decreto Sicurezza per dare all’Amministrazione, e in particolare alla Polizia Municipale, strumenti più efficaci per garantire una maggiore vivibilità ad alcune piazze e giardini che, nell’ultimo periodo, sarebbero diventati loro malgrado scenari di episodi di degrado e illegalità.
I controlli della polizia municipale inizieranno oggi, sabato 28 luglio, e andranno avanti per tre mesi. Fortemente voluta dal sindaco Dario Nardella e preannunciata nei giorni scorsi, l’ordinanza individua alcune aree specifiche (piazze e giardini) nei quali nel corso del tempo sono state rilevate criticità dovute a stazionamento di gruppi di persone che bivaccano consumando alcolici e in alcuni casi assumendo sostanze stupefacenti.
Le novità sono state illustrate ieri dalla vicesindaca Cristina Giachi, dall’assessore alla sicurezza urbana e Polizia Municipale Federico Gianassi e dal comandante della Polizia Municipale Alessandro Casale. “Con questa ordinanza vogliamo dare alla Polizia Municipale strumenti in più per garantire una maggiore vivibilità di una serie di luoghi, nello specifico giardini e piazze, che a causa del comportamento di alcune persone non vengono più utilizzate in tranquillità dai cittadini e che se ne vedono espropriati – sottolinea la vicesindaca Giachi – non si tratta quindi di un nuovo regolamento generale, al contrario è un provvedimento urgente limitato ad alcune aree in cui si sono registrate criticità e che punta a colpire comportamenti specifici”.
“I luoghi sono stati individuati a seguito di una puntuale istruttoria anche sulla base delle segnalazioni dei cittadini”, spiega l’assessore Gianassi.
Ecco la lista: nel Quartiere 1 i giardini di via Galliano; nel Quartiere 2 l’area del Parterre compresa piazza della Libertà; nel Quartiere 3 via Reims (per essere esatti lo slargo in cui insistono la chiesa, il centro anziani e il teatro e nei pressi c’è anche un giardino pubblico) e le piazze Bartali e Artusi; nel Quartiere 4 piazza Pier Vettori; nel Quartiere 5 i giardini pubblici tra via Allori e via Baracca. All’elenco si aggiungono due ulteriori luoghi ovvero piazza Santo Spirito, e il Giardino della Catena nel Parco delle Cascine. Il criterio per l’individuazione dei luoghi? “Dove negli ultimi mesi si sono verificati “fenomeni di uso illecito degli spazi pubblici connesso a reati legati all’abuso di alcool o all’uso di stupefacenti, sfociati talvolta in espliciti fatti violenti”, si legge nelal nota diffusa dall’amministrazione e dove, anche a seguito di segnalazioni dei cittadini, sono stati effettuati numerosi interventi della Polizia Municipale oltre che di altre forze di polizia.
Ed ecco i divieti. E’ vietato: creare assembramenti con detenzione e consumo di bevande e di alimenti, salvo i casi di piccoli gruppi di turisti o residenti; sull’area del sagrato della Basilica di Santo Spirito il divieto è esteso anche a turisti e residenti nella fascia oraria 22-8; lo stazionamento sulle panchine, la creazione di giacigli o la detenzione di bevande alcoliche quando tali comportamenti avvengano in stato di ebbrezza alcolica; chiedere o trattare l’offerta di sostanza stupefacente nelle aree di via Allori, via Galliano, piazza Santo spirito e il Giardino della Catena nel Parco delle Cascine).
Le sanzioni. L’ordinanza prevede, per chi viola i divieti, la pena prevista dall’articolo 650 del Codice Penale per “inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”: quindi la denuncia con arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro. Ovviamente se la condotta configura un reato più grave scatteranno le pene previste e restano sempre in vigore i divieti imposti dal Regolamento di Polizia Urbana (con sanzioni amministrative)
Le forze in campo. Secondo quanto spiegato dal comandante Casale, il servizio sarà svolto dai reparti territoriali dei vari quartieri a cui si aggiungeranno pattuglie del Reparto Antidegrado. Sempre secondo Casale, ogni giorno gli agenti potrebbero essere almeno 20 per turno. Inoltre, lo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente permette agli agenti di perseguire comportamenti che normalmente non costituiscono reato, come il bivacco con consumo di alcolici, che però nelle aree segnalate potrebbero rappresentare “un elemento di criticità per la vivibilità e la sicurezza”. Per cui gli agenti potranno allontanare le persone, denunciarle, come previsto dall’articolo 650 del codice penale e sequestrarne le bevande.