Firenze – Terzo giorno di sforamento del limite di polveri sottili (ovvero concentrazione di 50 microgrammi al metro cubo del parametro PM10).
«Stiamo monitorando con attenzione la previsioni meteo – ha spiegato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – ma è ancora presto per una nuova ordinanza antismog e, quindi, di ulteriore blocco dei veicoli più inquinanti. Voglio però invitare a tutti i cittadini all’utilizzo delle buone pratiche per far abbassare l’inquinamento. Ad esempio consigliamo di utilizzare il meno possibile l’auto privata, cercando di favorire il trasporto pubblico, di portare riscaldamento da 20 a 18 gradi e di accenderlo solo otto ore al giorno».
I semplici consigli per pulire l’aria e respirare bene, che potranno evitare blocchi del traffico e, soprattutto, problemi di salute, a favore invece di una migliore vivibilità nell’ ‘agglomerato urbano’ (comprensivo di Firenze e degli otto Comuni più vicini: Calenzano, Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Scandicci, Bagno a Ripoli) sono peraltro contenuti in un depliant che in queste settimane sta arrivando nelle case di tutti gli abitanti del territorio metropolitano, anche grazie all’utilizzo del social network e media, nell’ambito della campagna di informazione coordinata dalla Città Metropolitana di Firenze per i Comuni del territorio, finalizzata all’adozione di buone pratiche di comportamento contro l’inquinamento atmosferico da polveri sottili.
Si tratta di comportamenti da adottare in auto, in casa e in Comune.
In auto: prendere in considerazione il car sharing o il car pooling (condivisione di automobili private tra un gruppo di persone), che fanno risparmiare e fanno bene all’atmosfera.
In casa: prima di fare il barbecue, è bene sapere che bruciare legna, specialmente nei camini, è altamente inquinante; esistono pompe di calore alimentate da fonti rinnovabili per uso domestico: sono più economiche e inquinano meno degli altri sistemi di riscaldamento; l’abbruciamento degli sfalci all’aperto è decisamente inquinante: meglio utilizzare il servizio di gestione dei rifiuti urbano che è gratuito; sostituire la vecchia caldaia: ci sono specifiche detrazioni fiscali ed eventuali incentivi (nel dettaglio, per la riqualificazione energetica di edifici già dotati di impianto di riscaldamento, le detrazioni sono del 65%. Scendono al 50% se l’intervento rientra nella categoria “caloriferi e condizionatori”).