Nell’area alle porte delle Cascine arriva il metodo della Starita Pizza Academy: impasto leggero e cornicione resiliente le caratteristiche della pizza della Buonerìa al Fosso Bandito
Lo stile di uno dei nomi più celebrati nell’arte della pizza napoletana – don Antonio Starita, partito dal quartiere Materdei e arrivato a Milano e New York – sbarca a Firenze portando con sé un bagaglio di cucina tradizionale che risale al 1901. Grazie a una lunga sinergia e alla collaborazione con i maestri della Pizza Academy Starita, marzo segna il debutto della Buonerìa all’interno dell’area Fosso Bandito, alle porte del parco delle Cascine: si tratta del primo passo di un completo restyling del complesso che andrà a compimento nei prossimi mesi.
Il team dell’accademia Starita ha formato il personale e lavorato per settimane sui celebri forni Valoriani, e oggi – tra impasti a lunga lievitazione e farine particolari, materie prime di nicchia reperite da piccoli produttori campani e l’estro di quattro pizzaioli napoletani Doc usciti dall’accademia – con il ‘metodo Starita’ la Buonerìa promette di conquistare anche i palati fiorentini, così come accaduto dopo il lancio su Milano e il debutto oltreoceano. In una location rinnovata, ispirata al mondo della smorfia e delle carte da gioco, nell’area del Fosso Bandito arriva una carta di 10-12 pizze firmate dal team di uno dei guru napoletani del settore. Le caratteristiche principali del “metodo Starita” sono la leggerezza e la resilienza del cornicione, come esige la tradizione partenopea. Insieme a quelle stabili nel menù e a un paio stagionali a rotazione, la Buonerìa offre anche la pizza fritta, regina della gastronomia napoletana, e gli imperdibili stuzzichini della tradizione napoletana. In occasioni importanti, invece, i dolci saranno forniti da Marco Infante dell’omonima pasticceria partenopea mentre i latticini sono della Latteria Sorrentina (Amodio Group).
La cucina della Buonerìa non si esaurisce però nel mondo della pizza: in cucina è arrivato infatti Francesco Morra, chef pugliese già al Tosca del Mercato Centrale, che insieme alla sua brigata sta sviluppando una serie di proposte di terra e di mare all’insegna della qualità e di un’offerta gastronomica tutt’altro che banale.