Firenze – Aumento record per i visitatori del Museo Novecento a Firenze. Un agosto caldo anche dal punto di vista dei numeri, che ha visto il 30% in più di visitatori rispetto allo scorso anno e addirittura un incremento del 60% rispetto alo stesso periodo del 2017. Un risultato che conferma il trend positivo che sta vivendo lo spazio museale di piazza Santa Maria Novella a seguito del restyling firmato dal direttore artistico Sergio Risaliti messo in atto a partire dalla primavera 2018.
“I dati confermano vistosamente l’apprezzamento da parte del pubblico del nuovo percorso di mostre ed eventi disegnato per il Museo Novecento – commenta Sergio Risaliti – . Le esposizioni temporanee, tutte di grande qualità scientifica, e la nostra bellissima collezione permanente, richiamano molti più visitatori di quelli previsti, a dimostrazione del fatto che gli investimenti fatti finora stanno dando dei frutti. L’impegno è quello di migliorare ancora la nostra prestazione culturale”.
Il pubblico del Museo – che si sta preparando ad accogliere i partecipanti al Convegno Mondiale di storia dell’arte del Ciha – ha fatto visita non solo alla collezione permanente Alberto della Ragione ma anche alle otto mostre temporanee attualmente in corso, cinque delle quali inaugurate lo scorso 12 luglio. Da “Nel Novecento. Da Modigliani a Schiele da De Chirico a Licini” (fino al 17 ottobre), curata da Saretto Cincinelli e Stefano Marson che vede protagonista un gruppo di 42 disegni di artisti italiani e stranieri del XX secolo, di proprietà della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma a Solo. Gino Severini (fino al 10 ottobre) a cura di Lino Mannocci e Sergio Risaliti, monografica che si concentra sulla produzione dell’artista toscano risalente agli anni Venti e Trenta. E ancora Paradigma. Il Tavolo dell’architetto a cura di Laura Andreini, dedicato al mondo dell’architettura, che (fino al 10 ottobre) vede protagonista l’architetto Adolfo Natalini e la miriade di disegni e schizzi che lo hanno accompagnato nel corso della sua lunga e prolifica carriera. Lo spazio Room è invece dedicato alla prima mostra personale in un museo italiano dell’artista cilena Sandra Vásquez de la Horra (fino al 17 ottobre), intitolata Aguas profundas e curata da Rubina Romanelli. E ancora la “mostra orizzontale” del progetto The Wall (format espositivo site-specific che propone la sintesi e l’elaborazione visiva tipica dell’infografica sviluppato lungo una parete di 12 metri), che per il secondo appuntamento consecutivo si intitola Sustainable Thinking Evolution ed è curata da Mario Cucinella Architects e SOS – School of Sustainability.
Vanno avanti fino al 12 settembre anche “Duel. Davide Balliano. L’attesa”, “Campo Aperto. Luciano Caruso” e l’installazione site specific della serie Ora et labora “Oro. Gabriele Mauro”.