“Firenze in Barattolo”: via dalle strade i mozziconi di sigaretta

Firenze – Prosegue il progetto  “Firenze in Barattolo” nato con l’obiettivo di ripulire le strade dai mozziconi di sigaretta e valorizzare la storia della città.

Il progetto “Firenze in barattolo” con l’adesione delle principali Associazioni di categoria fiorentine che hanno siglato un Protocollo d’intesa con i promotori dell’iniziativa – Postini Fiorentini, Alia Servizi Ambientali SpA, Consorzio Ricrea – ha l’obiettivo di incentivare la partecipazione degli esercenti e diffondere campagne di sensibilizzazione sul tema.

A sancire la nuova “alleanza” con Confindustria, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio l’iniziativa di oggi, in cui sono stati consegnati agli esercenti dell’area di via Gioberti e Borgo la Croce circa 50 barattoli per la raccolta dei mozziconi di sigarette, alla presenza anche di Alessia Bettini, Vicesindaca del Comune di Firenze.

Il progetto, nato a fine del 2020 e completamente gratuito, ha superato i 250 barattoli consegnati, con il duplice obiettivo di ripulire le strade dai mozziconi di sigaretta e valorizzare la storia della città. Per questo alle molte e diversificate attività partecipanti è stato fornito un barattolo in acciaio, metallo che si ricicla al 100%, perfetto esempio di sostenibilità, donato dal Consorzio RICREA.

Questo insolito posacenere è dotato di un adesivo con qr code che se scansionato permette di accedere a pillole video, realizzate da Wikipedro, che raccontano curiosità o aneddoti sulla strada dove il barattolo si trova. Sul profilo IG “Firenze_in_barattolo” sono già pubblicati 52 video divertenti dedicati ad altrettante storie del capoluogo toscano.

“Firenze in barattolo” nasce dalla necessità di far fronte all’inquinamento prodotto anche da rifiuti tanto piccoli, quali i mozziconi di sigaretta non correttamente smaltiti: in Italia si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette, e quindi circa 14 miliardi di mozziconi di sigarette finiscano nell’ambiente, rilasciando 7.000 sostanze chimiche inquinanti, visto che il filtro impiega in media 10 anni a decomporsi.

 


Foto CGE Fotogiornalismo

 

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