Firenze – Il palasport di Firenze – il più grande tetto della Toscana, una struttura multifunzionale che ospita eventi sportivi, concorsi, meeting, concerti – rinuncia alle tentazioni degli sponsor e rinnova l’accordo con la Nelson Mandela Foundation. Per i prossimi 15 anni la denominazione ufficiale dell’impianto resterà Nelson Mandela Forum.
La nuova convenzione è stata firmata venerdì 18 novembre dal Ceo della Nelson Mandela Foundation Sello Hatang e dal presidente del Mandela Forum Massimo Gramigni, alla presenza dell’assessore allo Sport Andrea Vannucci, in rappresentanza del Comune di Firenze (socio dell’associazione Nelson Mandela Forum).
Prosegue così un percorso iniziato nel 2004, anno di debutto del Nelson Mandela Forum. All’epoca si trattò del primo – e per molto tempo unico – accordo del genere siglato dalla Nelson Mandela Foundation fuori dai confini del Sudafrica. La precedente convenzione aveva durata di 12 anni. Oggi, alla scadenza, è parso naturale rinsaldare una collaborazione che tiene alta l’attenzione su temi quali la lotta a ogni razzismo, l’accoglienza e la tolleranza. Chi ha messo piede, anche solo una volta, all’interno del Mandela Forum di Firenze non avrà potuto fare a meno di notare le foto, gli scritti, le opere dedicate a “Madiba”. Per non dire delle centinaia di iniziative che si sono succedute in questi anni e dei due incontri in Sudafrica tra i vertici del Mandela Forum e il Premio Nobel per la pace.
Nel pomeriggio di venerdì 18 novembre Sello Hatang incontrerà il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei: allo studio collaborazioni tra l’ateneo e la Nelson Mandela Foundation. Alla sera, in occasione del concerto dei Pooh al Mandela Forum, il Ceo della Nelson Mandela Foundation prenderà la parola per un saluto.
Sabato 19 novembre, nell’intervallo della partita di rugby Italia-Sudafrica in programma alla stadio Franchi di Firenze, Sello Hatang pronuncerà un breve discorso. Sempre sabato 19 novembre alle ore 19,30 è in programma un “terzo tempo” in Palazzo Vecchio a sostegno delle attività della Fondazione.
Foto: al centro Sello Hatang e Massimo Gramigni