Questa mattina, 20 gennaio Firenze ha ricordato il 35 Anniversario della barbara uccisione, da parte di un commando di terroristi di Prima Linea, dell’Agente di Polizia Fausto Dionisi, avvenuta il 20 gennaio 1978. Il commando voleva liberare alcuni loro compagni detenuti nel carcere fiorentino delle Murate, nel popoloso quartiere di Santa Croce. In via delle Casine, dove oggi si trova la lapide commemorativa posta nel 1999. Oggi a mezzogiorno il Prefetto di Firenze Luigi Varrata, il Questore Francesco Zonno, l’Assessore di Palazzo Vecchio Massimo Mattei e la Vedova, Signora Mariella Magi Dionisi, hanno deposto la Corona d’alloro inviata dal Capo della Polizia. In precedenza fiori erano stati deposti sulla tomba, al cimitero di Peretola, mentre una santa messa è stata celebrata nella cappella interna della Questura.
Alla cerimonia religiosa, officiata dal cappellano Don Rosario Palumbo, hanno assistito commossi, tra gli altri, il Prefetto e il Questore, il Presidente della Corte d’Appello Fabio Massimo Drago, il Presidente del Tribunale Enrico Ognibene, il Presidente dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato Sergio Tinti, i rappresentanti della Regione, della Provincia, del Comune e di tutte le Forze dell’Ordine operanti su questo territorio.
“Le Comunità – ha detto l’Assessore Massimo Mattei – si fondano anche sul ricordo dei propri eroi e Fausto Dionisi, che cercò di bloccare un tentativo di evasione, è stato un eroe contemporaneo, quindi è doveroso che la città di Firenze lo ricordi, perché è il ricordo di un sacrificio di un ragazzo di 24 anni. E’ giusto onorarne la memoria e che la città si faccia sentire vicino alla moglie e alla figlia, una figlia che praticamente non ha potuto conoscere il padre perché aveva solo due anni, e a una donna che da 35 anni vive un dolore che queste cerimonie possono minimamente stemperare ma che è un dolore profondo, un dolore che è di tutta la città”.
Il Prefetto Varratta ha ricordato come “Fausto Dionisi si è immolato per lo Stato e per difendere quei valori su cui si fonda l’Italia:valori di libertà, di giustizia, di democrazia, di solidarietà”, mentre il Questore Zonno ha ribadito come “il suo esempio è sempre presente per noi, quotidianamente. Cerchiamo di mantenere sempre quello per cui Fausto si è sacrificato”.
La Vedova, Mariella Magi Dionisi ha salutato tutti sottolineando come “è sempre molto bello vedere che il ricordo di Fausto siaa sempre così vivo, così discreto, così particolare da parte di tutti, in particolare dalla Polizia di Stato e dalla città di Firenze. E’ importante ricordare, perché non si deve dimenticare mai”.